Vita da cani

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Pastore tedescoSono davvero molte le richieste arrivate alla nostra redazione per adottare i cani poliziotto in pensione, così come l'interesse dimostrato per il loro addestramento. Per questo abbiamo deciso di raccontarvi una giornata tipo in compagnia dei nostri amici a quattro zampe. Mostrandovi e spiegandovi anche come si svolge la loro formazione.

Il primo approccio deve essere rassicurante

Siamo andati al Centro allevamento e addestramento cani della polizia di Nettuno, vicino Roma, dove ci ha accolto la responsabile, il vice questore aggiunto della Polizia di Stato Laura Giacobelli. Il funzionario ci ha illustrato il lavoro quotidiano di alcuni dei 68 esemplari di cani attualmente ospitati nella struttura, inserita all'interno della scuola di polizia più grande d'Europa. "I cani sono la nostra linfa vitale" ha esordito Laura Giacobelli "e dobbiamo garantire la loro buona salute". Parole che ci chiariscono immediatamente la raccomandazione di arrivare presto per conoscere i cani prima di mezzogiorno, così da non disturbare la loro digestione.

Subito dopo la responsabile ci spiega le tecniche per rassicurare i cani, mostrandoci il modo giusto per farci conoscere e farci annusare. Allungare la mano per accarezzare un cane dall'alto è un gesto istintivo, ma non è il giusto approccio. Il cane deve poter annusare lo sconosciuto per capirne le intenzioni. Per presentarci a lui nel migliore dei modi dobbiamo quindi piegarci sulle ginocchia per poter stare alla sua stessa altezza e porgergli la mano con il palmo rivolto in alto, perché il palmo in giù può essere interpretato dal cane come segno di chiusura e dominanza da parte dell'uomo. Mettiamo così subito in pratica il consiglio e abbassandoci porgiamo la mano a Jack Daniel, un bellissimo Labrador impiegato per la ricerca degli esplosivi. L'esperimento funziona, Jack infatti, dopo averci annusato, ci fa le feste.

Cane e conduttore: un rapporto esclusivo

Mentre eravamo al Centro ci è capitato anche di assistere ad un episodio particolare: un cane ha avuto un piccolo collasso. Immediatamente sono state fatte le analisi del sangue per capire quale fosse il problema e per rassicurare l'agente al quale è stato assegnato il cane, il suo conduttore, preoccupato come se a star male fosse un parente caro. Un rapporto così esclusivo non permette di rimanere indifferenti e viene spontaneo chiedere:

Quali sono le "affinità di coppia" che determinano l'assegnazione del cane ad un conduttore?
La formazione della coppia conduttore-cane, oltre ad essere una questione di feeling, dipende anche dalla fisicità dei due. La coppia deve essere in armonia a livello caratteriale, empatico e anche fisico. Le dimensioni del cane devono sempre e comunque essere proporzionate alla mole del conduttore; come parametro per misurare il cane si usa il "garrese", termine tecnico per indicare il punto più alto del dorso. Questi parametri, per regola, devono essere proporzionati alla mole del conduttore.

Una volta formata, la coppia conduttore-cane funziona sempre?
Per un certo periodo di tempo il conduttore e il suo partner a 4 zampe vengono tenuti sotto osservazione - dice Laura Giacobelli - per poter valutare l'empatia tra i due e confermare che l'accoppiata è vincente. E fino ad ora nessuna delle "coppie" formate al Centro di Nettuno ha mai "divorziato" e "l'idillio" è sempre durato. Solo per motivi di salute del cane ne è stato rassegnato uno nuovo al conduttore. L'affiatamento tra i due è talmente forte che non termina nemmeno quando il cane va in pensione, spesso infatti il conduttore finisce per adottarlo.

Che caratteristiche deve avere il conduttore cinofilo?
Per ottenere questa qualifica, oltre ad appartenere alla Polizia di Stato, l'aspirante conduttore deve possedere alcune qualità caratteriali e requisiti fisici. Soprattutto deve essere capace di mantenere l'equilibrio "di coppia" ed avere per il cane amore e rispetto. Il segreto per mantenere questo giusto equilibrio è semplice, ci dice la dottoressa Giacobelli, "basta non umanizzare mai l'animale". Il conduttore oltre a essere tenace, paziente, deciso e autorevole, deve avere capacità atletiche e superare la selezione correndo i 1.500 metri in 8 minuti o facendo trazioni alla sbarra e altre prove. Naturalmente il possesso di titoli come la laurea in veterinaria o in tecniche di allevamento del cane o di attestati di conduttore cinofilo, rilasciati dall'Ente nazionale della cinofilia italiana (Enci) o dalla Croce Rossa, danno diritto a un maggior punteggio durante le selezioni.

Ma come si sceglie un cane poliziotto?
I cani poliziotto non devono avere necessariamente il pedigree, l'importante è che siano sani. Recentemente due cani addestrati per il soccorso e la ricerca dei latitanti sono infatti stati scelti nel canile municipale di Roma. Sulla scelta incide molto l'istinto e l'esperienza del cinofilo, che in questa fase deve affinare il "fiuto" per individuare il giusto partner a quattro zampe. È come un amore a prima vista. Tutti i cani donati o acquistati vengono poi sottoposti a visite mediche e a test iniziali prima di essere assegnati a uno dei quattro servizi di polizia: antidroga, ricerca e soccorso pubblico, antiesplosivi, polizia giudiziaria e ordine pubblico. Ma non è tutto, oltre all'addestramento per i servizi di polizia, alcuni cani poliziotto si allenano nella squadra cinoagonistica e partecipano a importanti eventi nazionali e regionali, ottenendo sempre ottimi risultati, come il terzo posto agli ultimi campionati regionali.

19/12/2007
(modificato il 28/05/2010)
Parole chiave:
cinofili - cani - cani poliziotto