'Ndrangheta: arrestato il latitante Antonio Pelle

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Antonio PelleEra nascosto in un bunker, nelle campagne di Ardore, un centro della Locride, Antonio Pelle, 46 anni, detto "Vancheddu", capo dell'omonima cosca di San Luca, arrestato stamattina dagli uomini della Squadra mobile di Reggio Calabria insieme ai colleghi del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato.

Il boss era latitante dall'agosto del 2007 e, per la sua pericolosità, era inserito nell'elenco dei 100 latitanti più pericolosi.

La cosca Pelle-Vottari è contrapposta da anni al gruppo Nirta-Strangio nella cosiddetta ''faida di San Luca''. Scontro che e' culminato il giorno di ferragosto del 2007 nella strage di Duisburg, in Germania, con l'uccisione di sei presunti affiliati della cosca Pelle-Vottari.

Il blitz è scattato stamattina all'alba dopo giorni di appostamenti nella zona. Pelle era nascosto in un bunker supertecnologico dotato di sofisticati congegni con una botola che si apriva con un telecomando e portava al suo nascondiglio sotterraneo, un vero e proprio mini appartamento con tre camere: una stanza da letto, un bagno, una cucina. Il boss sorpreso non era armato e non ha opposto resistenza.

Nelle conversazioni telefoniche e ambientali intercettate dagli investigatori nelle indagini sulla faida di San Luca emerge come "la mamma - sostengono gli inquirenti - sia al centro delle discussioni per i vari traffici, come punto di riferimento imprescindibile".

Il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, commentando la cattura del latitante avvenuta stamattina si è complimentato con il capo della Polizia, Antonio Manganelli, e con tutti gli uomini che hanno partecipato all'operazione.

Parole di stima e gratitudine sono giunte anche dal sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano: "l'arresto di Pelle segue l'importante successo colto dalle forze dell'ordine nel mese scorso, quando a Pavia rintracciarono il latitante Francesco Pelle".

16/10/2008
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