19 novembre, un ricordo alle vittime della strada

CONDIVIDI

Si è celebrata ieri la “Giornata mondiale per le vittime della strada”, un momento dedicato al ricordo delle persone rimaste uccise ogni anno sulle strade, e ha lo scopo anche di rendere omaggio a quanti si prodigano per prestare soccorso alle persone coinvolte in un incidente stradale.

In queste occasioni la memoria va a tutte le vittime di incidenti, compresi gli appartenenti alle Forze di Polizia che sono sulla strada tutti i giorni per compiere il proprio dovere. Non però senza sacrificio e spesso pagano un prezzo altissimo; ad oggi sono 373 i colleghi della Polizia stradale che hanno sacrificato la loro vita sulla strada.

La sicurezza stradale è infatti uno dei maggiori problemi che i Paesi europei devono affrontare. Già da anni in Italia è stato intrapreso un complesso percorso per fronteggiare il fenomeno dell’incidentalità.

Nel 2016 si sono verificati in Italia 175.791 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato 3.283 vittime e 249.175 feriti, oltre la metà rispetto ai 7.096 decessi registrati nel 2001. 

Sempre nel 2016 il numero dei deceduti è tornato a ridursi rispetto al 2015 (-145 unità, pari a -4,2%) ma per la prima volta dal 2001 gli incidenti e i feriti (soprattutto i feriti gravi) hanno registrato un incremento, rispettivamente +0,7% e +0,9%.

Tra i comportamenti errati più frequenti la guida distratta, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate risultano, infatti, l’eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l’uso di telefono cellulare alla guida.

20/11/2017