In ricordo di Franco Sammarco e Giuseppe Carretta giustiziati dai NAR
Era l'8 giugno 1982. A Roma l'autoradio del commissariato Villa Glori, con a bordo gli assistenti della Polizia di Stato Franco Sammarco e Giuseppe Carretta, procedeva al normale giro di controllo del territorio. In via Dorando Pietri, nel quartiere Flaminio, gli agenti notarono una macchina con tre persone a bordo e decisero di effettuare un controllo. Si trattava di terroristi dei Nuclei Armati Rivoluzionari che, sotto la minaccia delle armi, riuscirono a sopraffare i poliziotti. Volevano colpire le istituzioni, stroncarono la vita dei due giovani che in quel momento le rappresentavano, giustiziandoli barbaramente, senza pietà, con un colpo di pistola alla nuca. A sangue freddo. Dopo 27 anni il ricordo dei due poliziotti ammazzati è ancora vivo nella memoria di tutti coloro che quotidianamente rischiano la vita con la stessa divisa. Il questore di Roma, Giuseppe Caruso, ha deposto una corona sul cippo marmoreo che si trova sul luogo dell'uccisione e sulla lapide posta nel commissariato Villa Glori. Per non dimenticare.