Giovani albanesi pagavano il “canone” per prostituirsi a Firenze

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Dieci cittadini albanesi, otto uomini e due donne sono stati raggiunti questa mattina da un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dalla Squadra mobile di Firenze e sono accusati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Gestivano una decina di connazionali, anche giovanissime, che si prostituivano alla periferia Nord della città.

La denuncia di una giovane prostituta però ha fatto scattare le indagini da parte degli uomini della questura del capoluogo fiorentino: la ragazza veniva ripetutamente minacciata da altre giovani donne per aver occupato il tratto di strada dove era solita prostituirsi.

Dalle indagini è emerso la meticolosa organizzazione del gruppo nel scegliere i luoghi in cui le giovani si dovevano prostituire e le tariffe che dovevano pagare.

Infatti il “canone” richiesto variava a seconda del tratto di strada preso in “affitto” e poteva andare dai 300 ai 500 euro al mese. (Video)

Le ulteriori attività investigative hanno consentito di accertare che uno degli indagati, detenuto in un carcere albanese, ha continuato a mantenere contatti e a gestire, attraverso i suoi complici, l´attività di prostituzione delle giovani donne albanesi in Italia.

20/10/2016
(modificato il 21/10/2016)
Parole chiave:
prostituzione - Firenze - banda