Scherma paralimpica: oro mondiale per Bebe Vio, Alessio Sarri è argento

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Vince sempre lei! Che si tratti di Olimpiadi, Europei oppure Mondiali, per le avversarie non c’è mai scampo. Bebe Vio le batte tutte.

Anche ieri, durante la seconda giornata dei Campionati del mondo di scherma in carrozzina, in corso di svolgimento sulle pedane dell’hotel Hilton di Fiumicino (Roma), la giovane tesserata per le Fiamme oro si è aggiudicata la medaglia d’oro nel fioretto individuale, categoria B.

La fuoriclasse della scherma paralimpica  ha vinto tutti gli assalti del girone eliminatorio, poi nei quarti ha eliminato la georgiana Irma Khesariani per 15-5 e, in semifinale, ha surclassato la russa Irina Mishirova battendola per 15-1.

Nell’assalto decisivo per l’alloro iridato la portacolori del Gruppo sportivo della Polizia di Stato ha affrontato un’altra russa, Viktoria Boykova.

Stoccata dopo stoccata, urlo dopo urlo, Bebe Vio ha costruito la sua medaglia d’oro mondiale, la seconda della sua carriera dopo quella conquistata due anni fa a Eger (Ungheria).

“È stato bello, bellissimo, sono contenta, contentissima. Ho vissuto un’ansia incredibile in questi giorni - ha dichiarato Bebe dopo la gara - La medaglia più grande è stata proprio superare e gestire la tensione. Non volevo abdicare dopo Rio e quindi ce l’ho messa tutta. Dall’estate mi sono chiusa in palestra tutti i giorni ad allenarmi, rinunciando a tutto. In questi il mio peggior incubo era sentire ‘tanto vinci’, insomma la pressione c’era e vincere dopo un’Olimpiade è stata davvero dura, ma sono felice per come è andata. La gara più importante è quella di sabato, a squadre. Vincere da sola è bello, in squadra è stupendo”.

Anche per l’altro campione paralimpico Alessio Sarri, pure lui tesserato per le Fiamme oro, è arrivata l’ennesima medaglia mondiale. Alessio, al suo esordio nella spada maschile, categoria B, si è messo al collo l’argento dopo essere stato ad un passo dal gradino più alto del podio. Infatti, nella finale contro il plurititolato inglese Dimitri Coutya, il campione cremisi era arrivato sul punteggio di 14-12 in suo favore. Poi l’avversario ha infilato tre punti di seguito, chiudendo l’assalto sul 15-14.

Per arrivare in finale, l’azzurro aveva eliminato prima il tedesco Cheema per 10-9, poi il bielorusso Pranevich per 15-13 e infine il russo Konstantin Beych col punteggio di 15-9.

Al termine della gara il portacolori cremisi era felicissimo per il risultato, forse un po’ inaspettato, anche se non nascondeva un po' di rammarico: “Se me lo avessero detto ieri avrei firmato subito - ha detto Alessio appena sceso dal podio - la finale lascia un po’ di amaro in bocca ma va bene così. La finale lascia un po’ di amaro in bocca ma va bene così. È un argento che per me vale oro. Tiro di spada da un anno e questo risultato premia non solo i sacrifici miei ma anche quelli di mia moglie e di tutto lo staff che mi supporta ogni giorno. È una grande soddisfazione che mi carica ancora di più in vista della gara individuale di sciabola e poi di quelle a squadre”.

Sergio Foffo

09/11/2017