Passaporto biometrico: pronte Pescara, Frosinone e Verona

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Le impronte digitaliImpronte digitali inserite in un microchip che non si vede all'interno del passaporto. Sono pronte anche le questure di Pescara (10 novembre), Frosinone (12 novembre) e Verona (19 novembre) a dare il via alla seconda fase del progetto "Passaporto Elettronico" che già alla fine di giugno era partito nelle province di Grosseto e Potenza

Cosa vuol dire? Che i cittadini che, da queste date in poi, chiedono il rilascio del passaporto in queste città otterranno quello biometrico: con foto e impronte digitali.

Secondo quanto previsto da un Regolamento europeo infatti tutti gli Stati membri devono inserire nel documento di viaggio le impronte del dito indice, della mano desta e di quella sinistra, e solo gli uffici di polizia, questure e commissariati, sono abilitati a rilevarle.

La novità entrerà a regime in tutte le questure italiane gradualmente, non appena sarà stato possibile adeguare le apparecchiature e i software che servono a questo delicato compito.

Il passaporto non cambia il suo aspetto esteriore: le informazioni biometriche sono contenute, in modalità protetta, in un microchip che non si vede. Le impronte inoltre vengono raccolte nel pieno rispetto delle norme sulla privacy e appena verificato il corretto funzionamento del passaporto, dopo il rilascio, verranno cancellate dagli archivi centrali e della questura.

Dal 29 giugno ad oggi Grosseto e Potenza - le due province partite per prime - hanno già rilasciato rispettivamente 1.870 e 1.315 passaporti elettronici.

13/11/2009
(modificato il 31/12/2009)