Mafia: uno dei colpi più duri

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Il boss Domenico RaccugliaArrestato dalla polizia, dopo quasi quindici anni di latitanza, il boss mafioso Domenico Raccuglia. L'arresto è avvenuto ieri pomeriggio a Calatafimi, nel trapanese.

Il boss 45enne era dal '96 ricercato per mafia, omicidi, estorsioni, rapine; per questi reati aveva collezionato tre ergastoli tra cui quello per l'uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo brutalmente sciolto nell'acido. Il boss vicino al clan Brusca di San Giuseppe Jato, ha scalato in vent'anni i vertici di Cosa Nostra soprattutto per la sua ferocia nonostante il soprannome di ''veterinario'' dovuto, a quanto pare, alla sua passione per gli animali. È considerato il boss che controlla il territorio dalla provincia di Palermo a quella di Trapani.

Il numero due di Cosa Nostra era solo nell'abitazione di una giovane coppia, fermata per favoreggiamento. È stato definito dal procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso come il numero due, per caratura criminale, nella lista dei ricercati di Cosa Nostra.

L'arrestato, l'uomo di fiducia di Bernardo Provenzano, è stato fermato dalla Squadra mobile di Palermo e dal Servizio centrale operativo. Al momento dell'arresto ha tentato la fuga ed aveva con sé una pistola, una pistola mitragliatrice e 100 mila euro in contanti. Nel covo sono stati trovati anche "pizzini" ed altro materiale ritenuto importante per gli sviluppi delle indagini.

Raccuglia ha cercato di liberarsi della documentazione compromettente gettandola dal quarto piano. Ma gli uomini della polizia che circondavano l'edificio hanno recuperato il sacco "prezioso". All'arrivo nella questura di Palermo gli agenti che hanno partecipato al blitz sono stati accolti con applausi dai ragazzi del comitato antiracket "Addiopizzo".

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha definito "l'arresto di Raccuglia uno dei colpi più duri inferti alle organizzazioni mafiose negli ultimi anni". Lo stesso ministro si è congratulato con il capo della Polizia Antonio Manganelli.

16/11/2009
Parole chiave:
latitante - cosa nostra