scoperto traffico di materiale pedopornografico

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Utilizzavano Server di aziende, all'oscuro di tutto, per commercializzare materiale pedopornografico. La Polizia postale e delle comunicazioni, in collaborazione con Europol, ha scoperto l'esistenza di un organizzazione criminale che, infettando i server di aziende legali, riusciva a mascherare un commercio illegale.

Il gruppo, si introduceva nei server di siti web di piccole aziende privi di efficaci sistemi di sicurezza con un software del tipo "malware".

Questo programma provvedeva a reindirizzare gli utenti verso siti illegali che ospitavano annunci per la vendita di materiale pedopornografico.

Questa tecnica, chiamata "web masquerating", è venuta alla luce dopo due anni di indagini iniziate dopo la segnalazione di una signora che, navigando per comprare un regalo ai nipoti, si è ritrovata su un sito illegale.
Grazie a questa segnalazione gli investigatori della Polizia postale di Venezia, hanno dato il via all'operazione "Venice Carnival" che ha portato a scoprire un gruppo dell'Est Europa con ramificazioni in tutto il mondo.

Gli agenti hanno inoltre provveduto a ripulire dai virus più di 1.000 server (300 dominii e 700 indirizzi web) sparsi per i cinque continenti.

Le indagini della Polizia proseguono, attraverso il monitoraggio dei flussi finanziari, per individuare i responsabili di questi attacchi ed i clienti del materiale pedo-pornografico.

07/01/2011
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