Finalità e attività della polizia del mare
Le finalità della polizia del mare è assicurare all'autorità di pubblica sicurezza la disponibilità di personale specializzato ed unità navali della Polizia di Stato per il controllo del mare territoriale (art. 2 Codice della navigazione), dei laghi e dei fiumi.
Le acque territoriali, infatti, sono soggette, al pari del territorio, alla sovranità piena dello Stato, che la esercita principalmente con la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza pubblica, ricondotta in termini di responsabilità e di coordinamento, all'autorità di P.S.
Il Dipartimento della pubblica sicurezza, provvede:
- ad emanare le direttive occorrenti per il coordinamento delle missioni;
- determina le caratteristiche, la classificazione, la sede di assegnazione e le missioni cui le motovedette sono adibite;
- definisce la dislocazione delle Squadre nautiche sul territorio nazionale, l'entità ed il tipo di unità navali da assegnare a ciascuna di essa, nonché le infrastrutture e le attrezzature necessarie per i servizi a terra.
Il servizio è svolto sul mare territoriale, sui laghi e sui fiumi operando, con priorità assoluta, attività di prevenzione e di controllo e gli altri compiti istituzionali della Polizia di Stato previsti dall'art. 24 della Legge 1° aprile 1981, n. 121, nell'osservanza delle disposizioni contenute nel Codice della navigazione e nelle leggi speciali attinenti alla navigazione.
L'attività delle unità navali della Polizia di Stato viene svolta nei limiti dettati da:
- caratteristiche tecnico - operative delle unità navali;
- requisiti professionali dei componenti gli equipaggi;
- settori di mare ove è prevista la missione;
- condizioni ambientali e meteomarine.
Si realizza nello svolgimento di:
- missioni operative;
- missioni operative pianificate;
- missioni addestrative pianificate;
- missioni d'emergenza;
- missioni di soccorso;