Sicurezza: a Roma la conferenza "L'omicidio stradale: l'auto come arma"

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Il ministro Alfano e il tavolo di presidenza durante la conferenza"L'omicidio stradale: l'auto come arma" è il titolo del convegno che si è svolto oggi pomeriggio alla Scuola superiore di polizia di Roma (Foto).

All'incontro hanno partecipato il ministro dell'Interno Angelino Alfano, il senatore Daniele Borioli, il capo della Polizia Alessandro Pansa, il direttore delle specialità della Polizia di Stato Roberto Sgalla, il direttore del Servizio polizia stradale Giuseppe Bisogno, il presidente dell'associazione "Lorenzo Guarnieri" Stefano Guarnieri, e il presidente dell'associazione Familiari vittime della strada Giuseppina Cassaniti Mastrojeni.

Ha moderato l'incontro il direttore del Corriere del mezzogiorno Antonio Polito.

Nel corso del convegno sono state approfondite le tematiche relative al reato di omicidio stradale, con una riflessione su quegli elementi che hanno dato forza all'esigenza di proporre, a livello normativo, questa nuova fattispecie di reato.

Il tema è particolarmente attuale, soprattutto alla luce dei frequenti fatti di cronaca, nonostante le statistiche rivelino un calo dell'incidentalità stradale.

Prendendo in considerazione i soli incidenti stradali rilevati da Polizia stradale e Arma dei carabinieri, nel 2014 si è registrata, rispetto all'anno precedente, una diminuzione del fenomeno infortunistico del 6,1 per cento, con una riduzione delle vittime del 3,4 percento e dei feriti del 6,3 per cento.

Dal primo gennaio al 22 marzo di quest'anno, si è registrata un'ulteriore diminuzione del 5,2 per cento degli incidenti rispetto allo stesso periodo del 2014, e del 5 per cento (16 morti in meno) delle vittime, mentre i feriti sono diminuiti del 5,2 per cento.

Passando ai dati aggregati dell'Unione europea, nel 2014 sono morte 25.700 persone, una media di 70 al giorno, con una diminuzione dell'uno per cento rispetto al 2013, 5.700 casi in meno rispetto al 2010.

L'omicidio stradale potrebbe essere un'ulteriore arma con cui combattere per abbassare ancora i numeri delle statistiche.

26/03/2015
(modificato il 27/03/2015)