Vercelli: furti e falsi permessi di soggiorno, fermate 2 bande

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falsi permessi soggiornoNove ordinanze di custodia cautelare sono il risultato di due operazioni compiute dai poliziotti della questura di Vercelli denominate "Pro quota 1" e "Pro quota 2". Le indagini sono iniziate nel dicembre 2014 e hanno permesso agli agenti di scoprire due organizzazioni criminose. In particolare la prima associazione falsificava documenti agli stranieri per far ottenere loro, o rinnovare, il permesso di soggiorno. Le pratiche false sono state presentate, oltre che a Vercelli, anche a Novara, Pavia, Genova, Alessandria e Bolzano. La seconda invece è responsabile di numerosi furti all'interno di un'azienda di logistica vercellese per un ammontare superiore ai 100 mila euro.

Entrambi le organizzazioni avevano un compito ben definito ed ottenevano come "retribuzione" una quota predefinita, da qui il nome dell'operazione.

Tutto è partito dalla scoperta di alcuni documenti falsi presentati all'ufficio immigrazione della questura vercellese per ottenere un permesso di soggiorno.

Attraverso le indagini, compiute anche con intercettazioni telefoniche, gli agenti hanno individuato i malviventi a cui gli stranieri si rivolgevano per portare avanti le loro richieste.

Uno dei membri del gruppo era l'elemento di collegamento con l'associazione che compiva i furti nell'azienda. Ed è stato proprio dalle osservazioni e dai pedinamenti dell'uomo che gli investigatori della Polizia hanno fatto luce sulla responsabilità dei furti.

Contro questa organizzazione sono stati eseguiti tre arresti domiciliari, due obblighi di dimora e un obbligo di firma. Durante le perquisizioni i poliziotti hanno trovato merce per un valore di oltre 100 mila euro, oltre che esplosivi, detonatori "Nonel", miccia detonante alla pentrite, esplosivi di tipo pentrite, polvere da sparo, ed altro materiale che ha reso evidente l'intenzione del gruppo criminale di compiere altri colpi.

Contro i membri della seconda associazione sono state eseguiti due arresti domiciliari (una terza persona risulta irreperibile). Gli agenti hanno sequestrato telefoni cellulari, chiavette usb, computer e stampanti idonee per la falsificazione di patenti e carte d'identità, assieme a 173 tessere in bianco pronte per essere utilizzate.

30/07/2015