Tratta di esseri umani: in vigore la Convenzione Ue

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immagine in controluce di una ragazza sedutaIl 1 febbraio è entrata in vigore la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla tratta di esseri umani con l'obiettivo di prevenire e combattere in tutte le sue forme questo traffico illecito, spesso legato alla criminalità organizzata. La promozione e la protezione dei diritti delle vittime deve essere assicurata senza discriminazioni di sesso, razza, colore, lingua, religione, opinioni politiche, origine nazionale o sociale o appartenenza a una minoranza nazionale. È questo il principio fondamentale espresso nella nuova Convenzione.

Che cos'è la tratta

Per tratta di esseri umani si intende il trasferimento di persone con la violenza, l'inganno o altri metodi coercitivi per obbligarle al lavoro forzato, alla servitù o sfruttarne il corpo a fini sessuali. Insieme al commercio di armi e droga rappresenta una delle maggiori fonti di profitto per le organizzazioni criminali.

Il Consiglio d'Europa, nella sua campagna di sensibilizzazione sulla cooperazione contro questo fenomeno, ha sempre sostenuto la necessità di utilizzare per contrastare la tratta le stesse armi usate contro il traffico di droga e il riciclaggio di capitali. L'adozione di strumenti giuridici adeguati su scala regionale consente di dare una risposta più incisiva anche a livello globale.

Cause e dimensioni del fenomeno

La tratta, che ha radici antiche, fa oggi registrare una preoccupante recrudescenza. Le cifre rese note dal Consiglio d'Europa parlano di oltre 600 mila persone vendute solo in Europa, di cui oltre l'80% costituito da donne e ragazze, per la maggior parte forzate a una schiavitù a sfondo sessuale. Ma non è l'unico volto di questo traffico: le vittime sono destinate anche ad altre forme di sfruttamento, come i lavori forzati, le adozioni illegali e il trapianto di organi.

Tra le cause principali dell'intensificarsi di questo fenomeno ci sono povertà e emarginazione, aumento dei tassi di disoccupazione, mancanza di informazione sui pericoli collegati e la prospettiva di facili guadagni per gli sfruttatori.

Azioni future

Per combattere questo fenomeno criminale, cui vanno accostate tutta una serie di attività illegali collegate come l'immigrazione clandestina, la pedofilia, lo sfruttamento minorile e della prostituzione, gli esperti concordano sulla necessità di ricorrere a strumenti tecnologici innovativi per agire su due fronti: individuare le rotte seguite dai trafficanti e intervenire su eventuali transazioni sospette effettuate via internet.

29/02/2008
(modificato il 11/03/2008)
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