Solidarietà con il vento in poppa

CONDIVIDI

Barca e parte dell'equipaggio del progetto: Doppiavela solidaleLa barca a vela, le regole del mare, la sfida del vento e il lavoro di cambusa per rieducare un gruppo di ragazzi con disagi psichici e sociali. Il poliziotto di quartiere Stefano Rattazzi, che lavora a Savona e ha 42 anni, ha deciso di dare il via a un progetto che unisse la sua passione per la vela a una finalità sociale. "Doppiavela solidale" (questo il nome del progetto) ha l'obiettivo di trasmettere a un gruppo di minorenni tra i 14 e i 17 anni la passione per la vela.

Poliziotto di quartiere, velista per vocazione

Il poliziotto, oltre a tanti anni di esperienza presso le volanti, ha alle spalle anche una grossa esperienza di mare e di barche acquisita presso una delle più prestigiose scuole di vela francese: la Glènans, "una scuola di vela, di mare e di vita: valori molto importanti" dice Stefano "che sono fiero e felice di poter trasmettere a questi giovani". Rattazzi conosce bene l'importanza che può avere, nella formazione del carattere e della personalità, lo spirito di gruppo che si crea tra l'equipaggio di una barca a vela visto che collabora come volontario anche ai progetti portati avanti dalla Onlus "Matti per la vela". Stefano grazie alle sue esperienze e alla collaborazione del collega Domenico Caruso, conosciuto tramite il portale intranet della Polizia di Stato "Doppiavela", si è fatto promotore di questa iniziativa sociale. "Quale migliore modo di portare avanti il concetto di polizia di prossimità se non quello di stare vicini" - spiega Stefano - "alle persone che sembrano più distanti da noi", sperando anche di aprire loro nuove prospettive di lavoro.

Dalla teoria alla pratica

I ragazzi - di cui fanno parte anche ragazze e stranieri - hanno fatto prima lezioni teoriche di tecniche di vela, di meteorologia e di diritto della navigazione per poi provare l'ebbrezza di un uscita in mare su una barca a vela messa a disposizione dall'Assonautica di Savona. Il tutto però non prima di aver visto la proiezione del film "Sottovento" (2001) che ha per protagonista Claudio Amendola nel ruolo di uno skipper che deve far sperimentare la bellezza e le difficoltà della vita di mare a un gruppo di ragazzi affidati ad una comunità di recupero. Il regista, spiega ancora Stefano, per girare quel film si è recato proprio alla Onuls "Matti per la vela" per prendere spunto sul modo di trattare certe problematiche.

I primi risultati sono molto incoraggianti dice il poliziotto di Savona "se oggi la mia divisa non è più vista come qualcosa di negativo, soprattutto da un ragazzo che prima quando mi vedeva cambiava strada e oggi invece mi viene incontro".

Il progetto prevede altre uscite in barca con il "Doppiavela sailing team" e, a breve, anche un week-end in cui si farà provare ai questi ragazzi "la bellissima emozione di sentirsi piccoli piccoli sotto le stelle, in mezzo al mare". Gli verrà insegnato a riconoscere le stelle come facevano i naviganti di una volta e a sapersi arrangiare in ogni situazione. L'iniziativa coinvolge anche l'assessorato ai servizi sociali del Comune, l'Ambito sociale di Savona centro, il centro di aggregazione giovanile Millepiedi, la Lega navale italiana, la Provincia.

07/05/2008
(modificato il 16/07/2008)
Parole chiave: