Insieme per ricordare la strage di Capaci

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La stele che ricorda i caduti della strage di CapaciSono passati 16 anni dalla strage di Capaci dove hanno perso la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e i tre uomini della scorta. "Le immagini di quel barbaro agguato" ha scritto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "restano incancellabili nella memoria degli italiani e rinnovano l'angoscia e l'allarme di quel giorno, in cui la mafia colpì un magistrato di eccezionale talento e coraggio". Il loro sacrificio è ricordato ogni anno con varie iniziative che hanno lo scopo di dimostrare che la mafia non è invincibile. "Non è consentito ridurre il livello di attezione rispetto a un fenomeno pervasivo, pronto ad attuare le strategie più sofisticate per insinuarsi nella società minandone la vita democratica, la coesione e il progresso" ha concluso Napolitano nel messaggio inviato a Maria Falcone, sorella del giudice.

Impegno e giustizia: in memoria degli agenti della scorta

In ricordo del sacrificio degli uomini della scorta, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Di Cillo, si è svolto il 22 maggio a Capaci la manifestazione''Nella memoria impegno e giustizia". Sul luogo della strage il gruppo di poliziotti che si erano offerti volontari per lavorare sulla "Quarto Savona 15", sigla radio della scorta al giudice. Questi ragazzi - dice Tina Martinez Montinaro, vedova del capo scorta del giudice palermitano - racconteranno la storia di Antonio, Vito e Rocco per ricordare chi ha sacrificato la propria vita per difendere lo Stato, senza vigliaccheria. "La paura è qualche cosa che tutti abbiamo: chi ha paura sogna, chi ha paura ama, chi ha paura piange; è la vigliaccheria che non si capisce e non deve rientrare nell'ottica umana". Queste le parole dette da Antonio Montinaro, capo della scorta di Giovanni Falcone, a una giornalista francese soltanto dieci giorni prima di essere ucciso.

La nave della legalità

Significative le commemorazioni del 23 maggio quando a Palermo approda la "nave della legalità", carica di studenti provenienti da tutta Italia. I ragazzi, oltre 10 mila, si dirigono in corteo all'aula bunker dell'Ucciardone per partecipare a un dibattito sul tema "Palermo, 23 maggio 2008. Dal maxiprocesso a oggi". Tra le autorità presenti: il presidente del Senato, Renato Schifani, il ministro dell'Interno Roberto Maroni e il ministro della Giustizia Angelino Alfano.
Grazie alla conversione in formato digitale degli atti di questo importante processo, promossa dalla "Fondazione Falcone", è ora possibile a tutti consultare i documenti di quel periodo di lotta alla mafia, perché è giusto che i giovani ne abbiano memoria in quanto "il maxiprocesso rappresenta la caduta del mito dell'impunibilità di Cosa Nostra", sostiene Maria Falcone, presidente della Fondazione. "La partecipazione di tutti e soprattutto delle nuove generazioni che avranno fatto proprio il concetto di Stato" - aggiunge Maria -"così come lo intendevano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino possono sconfiggere la mafia".

Il 23 maggio a Palermo

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni, accompagnato dal capo della Polizia Antonio Manganelli, ha deposto in mattinata una corona di fiori sulla stele dell'autostrada Palermo-Punta Raisi, osservando un minuto di raccoglimento mentre la fanfara della Polizia intonava il silenzio. Subito dopo il Ministro si è recato alla caserma di polizia "Lungaro" per rendere omaggio ai poliziotti morti nell'attentato. Sono cominicate così le iniziative del 23 maggio in memoria della strage. Tra queste anche la premiazione dei vincitori delle borse di studio "Giovanni Falcone e Paolo Borsellino" e un dibattito dal titolo "Lotta alla mafia: gli ultimi successi". Un corteo fino all'albero Falcone in via Notarbartolo dove si esibisce Jovanotti che alla strage dedicò la canzone "Cuore".

In prossimità del rifugio dei Lo Piccolo vengono stese le "lenzuola della legalità", realizzate dalle scuole di tutta Italia. Nel "Giardino della memoria", sotto le steli erette a Capaci, i ragazzi provenienti da tutta Italia si radunano nel ricordo, sotto un palco realizzato dal Programma operativo nazionale "Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia" (Pon). Viene celebrata nel pomeriggio anche una messa in suffragio nella chiesa del Centro educativo ignaziano, alla quale partecipa anche il capo della Polizia Antonio Manganelli. Conclude la giornata un concerto in piazza Magione, futura piazza Giovanni Falcone, dal titolo "Mille note per ricordare" dove si esibiscono gli artisti Roy Paci e Aretuska, Frankie Hi Nrg Mc e Tricarico.

Teatro della memoria a Catania

Al Teatro Bellini di Catania il 23 maggio è in scena "Era di maggio. Giovanni", opera per non dimenticare il triste giorno della strage di Capaci. L'iniziativa fa parte di un ciclo di spettacoli del Teatro della Memoria, lavori teatrali che rappresentano un impegno civile nella lotta alla mafia. Oltre al 23 maggio, sempre a Catania, il prossimo 19 luglio, sarà in scena uno spettacolo per ricordare il 19 luglio 1992, data della strage di via D'Amelio nella quale furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e i 5 agenti della scorta. Infine, il 28 luglio verrà ricordata, con un altro spettacolo, l'uccisione del commissario della polizia Beppe Montana, avvenuta nel 1985.

21/05/2008
(modificato il 14/07/2008)
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