Pedo-pornografia: 18 indagati e un nuovo accordo per tutelare le vittime

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Scambiavano in tempo reale materiale pornografico prodotto costringendo bambini a subire violenze sessuali. Diciotto persone risultano indagate per cessione di materiale pedo-pornografico a conclusione di un blitz della Polizia di Stato che ha portato anche al sequestro di centinaia di supporti informatici. L'indagine, frutto di una complessa attività svolta sotto copertura dagli agenti della polizia postale, ha interessato 11 regioni d'Italia e ha permesso di arrestare in flagranza di reato un trentenne di Lecco. Molte perquisizioni sono state effettuate e decine di computer analizzati dagli investigatori della Postale del Veneto.

Per intensificare sempre di più il contrasto alla pedo-pornografia su internet la polizia postale delle comunicazioni ha sottoscritto, sulla base di una collaborazione già consolidata, un importante accordo con Save the children, onlus per la difesa dei diritti dei bambini. L'obiettivo principale di questo nuova intesa è quello di riuscire a identificare le piccole "vittime mercificate dal mercato globale della pedo-pornografia attraverso la rete" ha detto Domenico Vupliani direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni.

02/07/2008
(modificato il 14/07/2008)
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