Pechino 2008: missione d'oro per la Polizia
L'inno di Mameli chiude le Olimpiadi di Pechino grazie alla vittoria della medaglia d'oro, nel pugilato, dell'atleta della polizia italiana Roberto Cammarelle. A tifare per lui durante l'ultima gara dei giochi olimpici, oltre a tutti gli appassionati, anche i colleghi del Gruppo sportivo delle Fiamme oro che - al momento del K.o. tecnico con cui Roberto ha sconfitto il suo avversario - sono riusciti a stento a trattenere le lacrime. Tutti, insieme a lui, hanno intonato l'inno mentre l'atleta sul podio più alto riceveva la medaglia avvolgendosi nella bandiera tricolore.
Tre medaglie d'oro su 8
Il gruppo sportivo della Polizia di Stato con i suoi atleti ha contribuito a incrementare il medagliere olimpico italiano che ha raggiunto quota 28. Tre delle 8 medaglie d'oro vinte dall'Italia appartengono infatti ai campioni delle Fiamme oro che alle Olimpiadi di Pechino 2008 hanno conquistato, con impegno e tanta passione, anche due argenti e due bronzi. Grazie alla vittoria del pugile nella categoria dei supermassimi l'Italia si è aggiudicata il 9° posto nella classifica finale.
Le vittorie del gruppo sportivo
L'oro di Cammarelle si va ad aggiungere a quello della regina del fioretto Valentina Vezzali - che in queste Olimpiadi ha conquistato il primo posto nell'individuale e il bronzo nel fioretto a squadre - e a quello di Andrea Minguzzi nella lotta greco-romana. Grazie a lui l'Italia dopo 20 anni è salita di nuovo sul podio più alto in questa disciplina. I due argenti sono andati invece all'assistente capo Francesco D'Aniello nel tiro a volo e all'agente scelto Clemente Russo nella boxe, categoria massimi. Sempre nel pugilato il bronzo dell'agente Vincenzo Picardi nella categoria dei 51 chili si aggiunge a quello del fioretto a squadre.
Molto soddisfatto per queste vittorie il capo della Polizia Antonio Manganelli che ha promesso di brindare con i 19 atleti olimpici delle Fiamme oro al loro ritorno da Pechino.
(modificato il 20/10/2008)