Genova e Caserta: grande commozione ai funerali

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Deposizione di una corona d'alloroGrande commozione ai funerali, celebrati a Genova e a Caserta, dei tre poliziotti caduti in servizio il 26 settembre. I familiari e i colleghi hanno salutato per l'ultima volta Daniele - ucciso a Genova da uno squilibrato durante un intervento per una lite familiare - Francesco e Gabriele, morti in provincia di Caserta in un incidente stradale avvenuto durante un inseguimento.

La cerimonia di Genova

Alle 9, nella cattedrale di S. Lorenzo a Genova, il cardinale Angelo Bagnasco ha officiato la cerimonia per l'assistente capo Daniele Macciantelli alla presenza del capo della Polizia Antonio Manganelli e dei rappresentanti dei vertici delle istituzioni.

Daniele 36 anni, in servizio al Reparto prevenzione crimine Lombardia - sezione di Genova, è stato accoltellato da uno squilibrato di 26 anni mentre - insieme ad altri tre colleghi - stava sedando una lite familiare scoppiata il 25 settembre tra il giovane e gli anziani genitori. Dopo poche ore Daniele è morto in ospedale.

"La gente ci è sempre vicina, come avete potuto vedere. Ci sono motivi di reciproca vicinanza" ha detto il capo della Polizia Antonio Manganelli mentre il cardinale Bagnasco ha rinnovato la stima a tutti i poliziotti: "la gente vi vuole bene" ha detto.

La cerimonia di Caserta

Tre squilli di tromba, le bare trasportate dai colleghi e l'abbraccio delle madri davanti ai feretri. Alle 12,30 a Caserta, all'interno della Scuola allievi agenti della Polizia di Stato, si sono svolti i funerali dell'assistente capo Francesco Alighieri 41 anni e del vice sovrintendente Gabriele Rossi 32 anni morti il 26 settembre nella città campana.

Alla esequie in forma solenne era presente il ministro dell'Interno Roberto Maroni, i vertici istituzionali e i rappresentati delle autorità locali. Il prefetto Antonio Manganelli ha voluto essere presente anche a questa cerimonia e ha raggiunto la città campana al termine dei funerali dell'assistente capo Macciantelli.

Francesco e Gabriele, assegnati temporaneamente a Caserta per l'emergenza criminalità, provenivano dal Reparto prevenzione crimine Piemonte ed erano arrivati in Campania da una settimana appena. Insieme ad un altro collega, che si è salvato, stavano inseguendo un'autovettura che non si era fermata all'alt durante un posto di controllo.

"È una giornata triste nella quale viene ribadito l'impegno dello Stato a combattere fino in fondo la camorra e a ribadire che lo Stato vuole riprendersi il controllo del territorio" ha detto il ministro Maroni. Anche don Claudio Nutrito, il cappellano della Scuola allievi della Polizia di Stato di Caserta che ha celebrato il rito funebre, ha ricordato l'impegno dello stato nella garanzia di sicurezza e ha definito Francesco e Gabriele "santi ed eroi" che la vita "non l'hanno persa ma donata e la donazione è frutto della passione".

Messaggi di cordoglio

Che la gente vuole bene alla Polizia di Stato e ai suoi rappresentanti come ha detto il cardinale Bagnasco nel corso della sua omelia lo dimostrano anche le centinaia di messaggi di vicinanza e cordoglio arrivati al nostro sito internet, in questo fine settimana. "Ho un cuore di padre che lacrima per queste tragedie" scrive, ad esempio, Renato da Padova "ragazzi, le parole non trovano consolazione, ma almeno sappiate, che qualcuno vi piange. Siate onesti. Non fatevi corrompere, difendeteci. Ciao. Renato".

29/09/2008
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