'Ndrangheta: le mani delle cosche sui comuni

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Autovetture della Polizia di Stato impegnate in un operazione per contrastare la criminalità Cinque arresti e numerose perquisizioni nei confronti degli uomini al vertice della cosca dei Piromalli di Gioia Tauro (Reggio Calabria), è il bilancio di un'operazione che gli agenti della squadra mobile della questura reggina e del commissariato di Gioia Tauro hanno eseguito questa mattina. Gli arrestati sono responsabili dei reati associazione per delinquere di stampo mafioso e concorso esterno in associazione mafiosa. Gli arresti di questa mattina rappresentano un seguito dell'operazione ''Cento anni di storia'' che a luglio ha decapitato i vertici della cosca Piromalli, con l'esecuzione di 18 fermi.

Tra le persone finite in manette ci sono anche il sindaco di Gioia Tauro Giorgio Dal Torrione, il vicesindaco Rosario Schiavone e il sindaco di Rosarno (Reggio Calabria) Carlo Martelli. L'accusa per loro è concorso esterno in associazione mafiosa. Nell'operazione sono finiti in carcere anche Gioacchino Piromalli e suo nipote omonimo, entrambi ai vertici della cosca considerata tra le più potenti della 'ndrangheta.

I tre amministratori di Gioia Tauro e Rosarno arrestati stamani dalla polizia per concorso esterno in associazione mafiosa erano indagati da alcuni mesi perché accusati di avere dato la loro disponibilità a far lavorare per i rispettivi Comuni l'avvocato Gioacchino Piromalli, di 39 anni, anche lui arrestato stamani, dopo una condanna per associazione mafiosa, favorendo così il suo reinserimento.

L'amministrazione comunale di Gioia Tauro era stata sciolta per infiltrazioni mafiose, accertate dalla commissione d'accesso, lo scorso mese di maggio.

13/10/2008
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