Stadio: "più sicurezza con la tessera del tifoso"
La tessera del tifoso potrebbe diventare obbligatoria per tutte le squadre dal prossimo campionato di calcio. È l'ipotesi lanciata dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, durante la conferenza stampa che si è tenuta oggi allo stadio San Siro di Milano.
Allo stadio era presente anche il capo della polizia, Antonio Manganelli che ha sottolineato l'importanza di questo tipo di "tessera" ricordando come questa rientri nelle misure di sicurezza decise dopo la morte dell'ispettore Filippo Raciti al "Massimino" di Catania. "Da allora abbiamo avviato iniziative per la sicurezza negli stadi", ha spiegato il prefetto Manganelli, riferendosi all'introduzione dei tornelli, dei lettori ottici per i biglietti, della cabina di regia, dei biglietti nominativi e della figura dello steward.
All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, anche il presidente dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive Domenico Mazzilli e Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, prima società in Italia ad aver introdotto la tessera del tifoso.
Già dal prossimo 2 novembre, in occasione della partita di calcio Milan-Napoli, considerata ad alto rischio, potranno assistere all'incontro soltanto gli abbonati milanisti - che sono 40 mila- e i titolari della tessera del tifoso "cuore Rossonero" che sono circa 80 mila. Durante questo incontro, per motivi di sicurezza, saranno vietate le trasferte degli altri tifosi.
Il ministro dell'Interno spera che l'iniziativa del Milan venga presto copiata anche dalle altre squadre e che la tessera del tifoso possa garantire agli appassionati di calcio non violenti di godersi le partite in tranquillità. La tessera, simile a una carta di credito ricaricabile, viene rilasciata su richiesta del titolare, dopo i controlli svolti dalla questura. Può essere negato il rilascio ai tifosi più "scalmanati", cioè a quelli che hanno ottenuto condanne per reati da stadio negli ultimi cinque anni. Questa card consente di acquistare un biglietto per la partita e garantisce la trasferta con la propria squadra ovunque, anche quando vi sono motivi di restrizione per l'ordine pubblico. Perché, ha aggiunto il capo della Polizia "non dobbiamo disincentivare le trasferte delle tifoserie, ma fare in modo che non comportino momenti di violenza".
Questo è solo un primo passo per arrivare ad avere negli stadi solo tifoserie "selezionate" che si divertono in modo pacifico.