Manganelli: riunioni operative a Tirana

CONDIVIDI

Il capo della Polizia Antonio Manganelli in visita a TiranaUn piano d'azione comune per prevenire e contrastare reati gravi come la tratta degli esseri umani, lo sfruttamento della prostituzione, il traffico di sostanze stupefacenti e la criminalità transnazionale in genere. È questo l'obiettivo dei 2 giorni di colloqui e riunioni operative cui ha preso parte il capo della Polizia Antonio Manganelli a Tirana in Albania.

L'attenzione rivolta dal Dipartimento della pubblica sicurezza all'area geografica dei Balcani era già stata evidenziata nei mesi precedenti con l'incontro avvenuto nel febbraio 2008 a Bucarest tra Manganelli, il capo della polizia romena e il ministro dell'Interno della Romania. Non solo. A maggio la creazione di una task force italo-romena ha permesso di ottenere importanti risultati nella lotta alla criminalità organizzata dei due Paesi: la cattura di pericolosi latitanti mafiosi, l'arresto di oltre mille cittadini romeni coinvolti in attività illegali in Italia e la denuncia di oltre 2.000 persone coinvolte nel traffico di minori e sfruttamento della prostituzione.

Oltre al capo della Polizia Antonio Manganelli fanno parte della delegazione del Dipartimento della pubblica sicurezza italiano in visita a Tirana: il vice capo della Polizia Francesco Cirillo, responsabile della Direzione centrale della polizia criminale; Rodolfo Ronconi, direttore centrale per l'immigrazione e la polizia delle frontiere; Stefano Berrettoni, a capo della Direzione centrale per i servizi antidroga e Antonio Girone, responsabile della Direzione investigativa antimafia.

Il viaggio è anche l'occasione per il capo della Polizia per partecipare alla cerimonia celebrativa del 96^ anniversario della fondazione della polizia albanese. Nella circostanza Manganelli ha portato al capo della Polizia albanese, Ahmet Prenci, "il caloroso saluto e i più fervidi auguri" del ministro dell'Interno Roberto Maroni.

L'incontro con il primo ministro Berisha

Nel corso dell'incontro tra il capo della Polizia prefetto Manganelli e il primo ministro albanese Sali Berisha è stato sottolineato il forte spirito di collaborazione tra i due paesi in tema di contrasto comune alla criminalità organizzata. Allo studio del presidente albanese c'è anche la riforma degli organi di polizia, l'istituzione del poliziotto di quartiere e il potenziamento della polizia di frontiera.

Il premier albanese Berisha, nell'accogliere il prefetto Manganelli, ha ringraziato la polizia italiana "per l'attività di cooperazione e l'alta professionalità messa a disposizione dell'Albania dalle forze di polizia italiane".

"L'ufficio della polizia italiana in Albania - ha detto il capo della Polizia italiana - diventerà il punto di raccordo di tutte le attività degli uffici di polizia europei presenti in quest'area". Il prefetto Manganelli ha anche evidenziato "il lavoro encomiabile effettuato dall'Ufficio operativo della Direzione centrale della polizia criminale, presente a Tirana".

L'incontro con il ministro dell'Interno Nishani

Nell'incontro, il ministro dell'Interno Nishani ha confermato al prefetto Manganelli la gratitudine del governo albanese per la collaborazione con la polizia italiana. Il capo della Polizia italiana ha riaffermato che l'adeguamento agli standard di sicurezza europei è il primo passo verso una futura integrazione europea.


L'incontro con i capi delle polizie dell'area balcanica

Il prefetto Manganelli nell'incontro con i capi delle polizie dell'area balcanica ha sottolineato l'esigenza di istituire squadre congiunte di investigatori specializzati, al fine di rendere sempre più efficace il controllo dei fronti sui quali le forze dell'ordine sono impegnate a contrastare i più gravi fenomeni di criminalità transnazionale.

13/01/2009
(modificato il 14/01/2009)
Parole chiave: