Arresti per sfruttamento della prostituzione a Treviso

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Nell'ambito del progetto di collaborazione avviato dalla Squadra Mobile di Venezia con i Servizi Sociali del Comune della città lagunare, nella mattinata odierna sono state tratte in arresto in Treviso due "maman" nigeriane che sfruttavano la prostituzione di una loro connazionale. L'indagine ha avuto inizio a seguito delle dichiarazioni rese da una ragazza di 20 anni che ha deciso di sottrarsi ai propri sfruttatori e che ha avuto il coraggio di raccontare la propria storia affidandosi ai servizi sociali del comune di Venezia, in applicazione dell'art. 10 della L. 286/98. Si tratta di un ulteriore collaborazione resa da ragazze nigeriane che costituiscono la seconda comunità , dopo le donne moldave, che stanno rendendo dichiarazioni contro i loro sfruttatori agli organismi investigativi italiani. Nel corso delle perquisizioni domiciliari effettuate nella mattinata odierna sono state liberate altre cinque donne nigeriane e sequestrati macabri simulacri con i quali le donne venivano terrorizzate, in una costante pressione psicologica su di loro esercitata attraverso i riti magici del Woodo. Tra il materiale sequestrato anche una raccapricciante fotografia raffigurante cinque persone ed al centro un minore sorregge la testa mozzata di un altro ragazzino il cui corpo giace disteso ai suoi piedi. L'operazione sarà illustrata in una conferenza stampa che si terrà alle 12 presso la Questura di Venezia Santa Chiara, e a cui parteciperanno anche i Responsabili del Servizio Città e Prostituzione dei Servizi Sociali del Comune di Venezia.
23/10/2001
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