Operazione Slot: Blitz Polizia contro Mafia videopoker
Maxioperazione anticrimine della Polizia di Stato in diverse regioni, numerosi arresti e perquisizioni. In particolare, spiegano gli investigatori,
nel corso dell'operazione, denominata Slot, eseguiti provvedimenti da parte di centinaia di agenti a La Spezia, Genova, Napoli, Milano, Firenze,
Massa Carrara, Lucca, Pistoia, Pescara, Parma e Reggio Emilia. Sarebbero state arrestate una trentina di persone. Gli investigatori delle squadre
mobili di Genova e La Spezia, coordinati dai magistrati della Procura distrettuale antimafia di Genova, avrebbero individuato un gruppo criminale che
avrebbe cercato di condizionare il 'mercato' della distribuzione e del noleggio di apparecchi automatici da trattenimento, in particolare nella
provincia della Spezia. Alcuni titolari di esercizi pubblici, che non hanno accettato l'imposizione di installare videopoker, avrebbero denunciato
anche un giro di estorsioni e di usura, dopo aver subito danneggiamenti per migliaia di euro di danni. Le indagini hanno visto la partecipazione
anche di investigatori specializzati della Polizia dei giochi e delle scommesse, coordinati dal nucleo del Servizio centrale operativo della Polizia
di Stato. E' un pregiudicato di Torre del Greco (Napoli), Vincenzo Di Donna, di 58 anni, residente da molti anni in Lunigiana a Licciana Nardi (Massa
Carrara), l'uomo ritenuto al vertice dell' organizzazione scoperta dalla Polizia in Liguria e operante in varie regioni italiane. Affiliato alla
''Nuova Camorra Organizzata'' del boss Raffaele Cutolo, sarebbe poi divenuto con i suoi tre figli un capo zona, referente per la Toscana e la
Liguria, riuscendo a creare un vero e proprio monopolio criminale nella distribuzione e nella gestione di apparecchi videopoker nell' entroterra di
La Spezia e di Massa Carrara. Gli arresti eseguiti sinora sono 35 su 42 ordinanze di custodia cautelare emesse dalla magistratura. Sono ancora in
corso una sessantina di perquisizioni nella abitazioni di altrettanti indagati. Stretti collegamenti sarebbero emersi con gruppi camorristi di Napoli
- fra i quali quelli del clan Gionta-Gallo-Cavaliere, di Torre Annunziata - particolarmente attivi nel traffico delle sostanze stupefacenti e nel
racket delle estorsioni. L'operazione ha consentito di arrestare, in flagranza di reato, numerosi corrieri provenienti dalla Campania, sorpresi
durante i trasferimenti della droga verso il Nord Italia, e di sequestrare armi e stupefacenti. Tra gli arrestati figura anche Aldo Matrone, di 24
anni, nipote del noto boss Valentino Gionta, da tempo detenuto dopo alcuni anni di latitanza. Il clan Gionta, per anni, ha gestito traffici di
sigarette, armi e stupefacenti. Alcuni indagati dell' operazione Slot, oltre che di associazione di tipo mafioso, estorsione ed usura, dovranno
rispondere anche dei reati di favoreggiamento dell' immigrazione clandestina e di sfruttamento della prostituzione. Avrebbero, infatti, agevolato l'
ingresso in Italia di extracomunitarie, poi collocate presso alcuni locali notturni delle province di La Spezia e Massa Carrara, ove venivano
costrette a prostituirsi. Per questo e' stato sequestrato un locale notturno - il Planet Game di Massa Carrara - e sono in corso controlli
amministrativi in molti altri locali della riviera toscana e ligure.
10/03/2003