Operazione Polizia dei giochi e delle scommesse: criminalità nei casinò

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E'in corso una vasta operazione della Polizia di Stato, che vede impegnate le Squadre Mobili di Venezia e Napoli con la collaborazione delle Questure di Roma, Crotone, Bologna, Salerno, Brindisi, Bari e Cosenza, coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, nei confronti di un'articolata organizzazione criminale, tra cui figurano alcuni appartenenti alla camorra, alla "˜ndrangheta e alla sacra corona unita, dedita alla clonazione di documenti di identità e di carte di credito, utilizzate prevalentemente all'interno del casinò di Venezia. Numerosi sono i provvedimenti restrittivi da eseguire. Il livello organizzativo del gruppo criminale, di cui facevano parte oltre trenta persone ha determinato i magistrati titolari dell'inchiesta della Procura di Napoli, il Procuratore Aggiunto dr. Paolo Mancuso e i Pubblici Ministeri dr. Marco Del Gaudio e dr.ssa Teresa Grieco, ad ipotizzare a carico dei partecipanti al sodalizio responsabilità per ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla clonazione di carte di credito e di documenti d'identità nonché alla ricettazione richiedendo l'adozione di misure cautelari nei confronti dei consociati.Nell'ambito delle attività investigative condotte all'interno delle case da gioco del capoluogo veneto, il Nucleo della Polizia dei Giochi e delle Scommesse della Squadre Mobile di Venezia ha concluso, nel febbraio scorso, un'inchiesta che ha permesso di individuare un gruppo di esperti giocatori di roulette e di abilissimi falsari, di varie nazionalità europee, i quali, a partire dal 2002, avevano realizzato numerosissimi "colpi" in danno dei casinò di tutta Europa. L'organizzazione, capeggiata da un cittadino marocchino, era specializzata nella cd. poussette, ovvero nell'effettuazione di puntate fraudolentemente tardive ai tavoli della roulette, piazzati su numeri appena usciti e quindi vincenti. In tale ambito sono stati eseguiti 9 provvedimenti restrittivi della libertà personale nei confronti dei vertici dell'organizzazione responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, ricettazione, falso documentale e sostituzione di persona.La Polizia dei Giochi e delle Scommesse è un settore investigativo della Polizia di Stato, nato quattro anni fa, organizzato con nuclei specializzati presenti su tutto il territorio nazionale, coordinati dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato. Numerose sono le aree di intervento verso cui, nell'ambito dell'azione di contrasto ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei settori dei giochi e delle scommesse, si dispiega l'azione della struttura di indagine: organizzazione e gestione di scommesse clandestine, apparecchi da intrattenimento illegali (tra cui "slot machine" truccate e videopoker), condizionamento del regolare andamento delle gare, corse clandestine di cavalli, usura, estorsioni in danno di operatori di settore, quali sale bingo, punti scommesse, gestori di apparecchi da intrattenimento e reti telematiche realizzate per raccogliere tramite computer scommesse illegali in tutto il mondo. In relazione alle attività investigative su frodi informatiche, nei giorni scossi, il nucleo della Polizia dei Giochi e delle Scommesse della Squadra Mobile di Messina ha concluso - con la cattura di 5 soggetti e la denuncia in stato di libertà di 46 persone per i reati di associazione a delinquere finalizzata all'organizzazione e alla raccolta abusiva di scommesse - un'inchiesta che ha portato alla luce, anche grazie a sofisticate tecniche investigative, la "clonazione" dei siti dei maggiori allibratori britannici le cui quotazioni venivano diffuse attraverso una rete di centri di raccolta di scommesse legate all'organizzazione criminale. Le giocate venivano poi gestite in proprio dal gruppo criminale, senza alcuno inoltro agli operatori stranieri, all'insaputa degli scommettitori stranieri. Oltre 400 sono le persone sinora arrestate dalla costituzione della Polizia dei Giochi e delle Scommesse, di cui 225 per associazione di tipo mafioso e 146 per associazione a delinquere. Circa 6000 le denuncie, 1128 delle quali per reati associativi. Sono stati inoltre sequestrati oltre 6000 apparecchi da intrattenimento illegali, nonché revocate circa 300 licenze per esercizi pubblici.
23/05/2006
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