Mobilifici affidavano l'assemblaggio degli arredi a cinesi, 10 denunciati
La Polizia di Stato di Forlଠha denunciato 10 persone ritenute responsabili di aver prodotto una grave turbativa all'esercizio
dell'industria e del commercio ai danni delle imprese artigiane del settore del mobile imbottito, operanti nella provincia di Forlଠe
specializzate nell'assemblaggio delle materie prime e nella fabbricazione di divani e poltrone. Le complesse e articolate indagini effettuate dalla
Squadra Mobile della Questura di Forlà¬, che hanno permesso il sequestro di 6 capannoni industriali, sono state avviate a seguito delle
continue rimostranze di alcune aziende locali che lamentavano il sempre più pressante problema del ruolo concorrenziale della locale
imprenditoria orientale. Gli investigatori della Polizia di Stato di Forlଠhanno messo a nudo la spregiudicata strategia dei titolari di
alcune aziende assemblatrici italiane che, anziché delocalizzare la fase di assemblaggio dei mobili, avevano affittato macchinari e
capannoni a cinesi, divenuti nel frattempo imprenditori, che vi installavano vere e proprie cittadelle di lavoro. Al loro interno infatti erano stati
ricavati numerosi posti letto, mense comuni allargate anche ai familiari dei lavoratori, tutto in un contesto precario per condizioni di vita. A
tutti gli indagati sono stati contestati numerosi illeciti amministrativi: mancata adozione di cautele per la prevenzione di infortuni; opere
edilizie abusive all'interno dei capannoni; lavoratori assunti con orario part-time e di fatto costretti a lavorare per tutta la giornata, di sera e
nei giorni di riposo;lavoro nero; retribuzione modestissima e non corrispondente alle reali ed effettive prestazioni lavorative. In tal modo le
imprese madri, gestite da italiani, hanno permesso il rapido sviluppo delle aziende amministrate da cinesi dando luogo al reato di turbata
libertà dell'industria e del commercio, potendo contare su una illimitata ed elastica capacità produttiva a costi ridottissimi che
permetteva di praticare prezzi unitari per il confezionamento di salotti di ben due terzi più bassi delle piccole aziende locali (30
euro a salotto anziché 120). Il sistema di produzione illegale scoperto dalla Polizia di Stato di Forlଠaveva portato
all'estinzione, negli ultimi 5 anni, di ben 61 ditte artigiane italiane e la corrispondente iscrizione presso la Camera di Commercio forlivese di 43
nuove ditte cinesi.
24/04/2007