BRESCIA: POLIZIA ARRESTA 6 NIGERIANI PER ASSOCIAZIONE MAFIOSA
La Polizia di Stato di Brescia , coadiuvata da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Milano, ha eseguito sei provvedimenti di custodia
cautelare in carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle estorsioni, allo sfruttamento della prostituzione, ai reati
contro la persona e reati contro il patrimonio, a conclusione delle indagini effettuate nell' ambito del fenomeno criminale
dell' associazionismo segreto nigeriano. Gli indagati destinatari delle misure cautelari sono di nazionalità nigeriana e
sono ritenuti affiliati all' associazione mafiosa di etnia BINI e IGBO denominata "EIYE", che
persegue, anche reclutando con violenza i propri adepti, il controllo delle attività illecite concernenti l'immigrazione
clandestina dei connazionali, lo sfruttamento della prostituzione, il traffico di stupefacenti e la clonazione delle carte di credito. Il contesto
criminale al quale è riconducibile il sodalizio indagato ha visto la violenta contrapposizione con analoghe associazioni mafiose
nigeriane denominate "Buccaniers", "Vikings", "Black
Axe" (di etnia BINI), significando che nel corso delle indagini sono state sventate violente rappresaglie con l'uso di
armi rituali tipo asce soprattutto nei confronti di componenti della contrapposta organizzazione "Black Axe".
L'organizzazione sopra denominata esercitava una vera e propria forma di controllo territoriale attraverso riti di affiliazione,
che prevedevano la contribuzione da parte degli affiliati di somme di denaro pari a 600 euro pro-capite all' atto
dell' ingresso, nonchè l' utilizzo di simboli distintivi (sciarpe e berretti di colore azzurro) e
di slang verbali e comportamenti gestuali, indicativi dell' affiliazione al gruppo. Si segnala che il preteso versamento da parte
degli affiliati obbligatorio e periodico di somme di denaro, oltre che per le finalità del gruppo locale (acquisto armi, spesa per logistica
ed abitazioni etc.) veniva richiesto per la finalità della "Casa Madre Nigeriana", significando che lo stesso
governo Nigeriano ha segnalato la notevole pericolosità del fenomeno criminale in esame che ha risvolti molto pericolosi anche in quella
Nazione.
18/10/2007