Rimini, droga tra movida e palestre, 18 indagati

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È stata denominata “Life style", l’operazione di questa mattina compiuta dalla Squadra mobile di Rimini, contro il giro della droga tra la movida rivierasca e il mondo delle palestre.

Diciotto sono le misure cautelari: 15 persone sono state arrestate, di cui 7 ai domiciliari e 3 sottoposte a divieti di dimora. Si tratta di cittadini italiani, albanesi e marocchini, nei confronti dei quali i poliziotti sono riusciti a documentare numerosi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti (soprattutto cocaina), nonché di compravendita illegale di farmaci dopanti per frequentatori di palestre.

L’indagine è partita  dall’arresto di un giovane magrebino e, attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti e osservazioni,  gli agenti hanno scoperto l’intera rete di rapporti di affari, di amicizie e di interessi esistenti tra le persone arrestate stamattina.

Nei dialoghi intercettati emerge lo stretto rapporto degli indagati con il mondo della notte della Riviera, prendendo veloci appuntamenti per la consegna della droga che non veniva mai menzionata esplicitamente nei dialoghi, ma sempre utilizzando un linguaggio criptico anche in riferimento ai luoghi della consegna e alla quantità.

I poliziotti, anche attraverso varie perquisizioni, hanno riscontrato che il gruppo criminale non trafficava solamente droga, ma aveva messo su anche un imponente commercio di farmaci anabolizzanti attraverso canali diversi dalle farmacie. Queste sostanze proibite venivano vendute nelle palestre. Infatti nell’abitazione di una delle persone arrestate per motivi di droga, i poliziotti hanno sequestrato diverse confezioni ancora chiuse di sostanze steroidi-anabolizzanti, quali Winstrol Depot, Rexogin, Trembolone.

Per l’operazione sono stati impiegati oltre 100 uomini, compresi quelli dei Reparti prevenzione crimine di Bologna e Reggio Emilia e delle unità cinofile.

 

07/09/2016