Strage di Capaci "Il coraggio di ogni giorno” nella lotta alle mafie
Alle 17.58 del 23 maggio 1992 a Capaci, furono uccisi con un attentato esplosivo il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, e gli uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Il successivo 19 luglio, sempre con la stessa tecnica, il giudice Paolo Borsellino fu assassinato a Palermo, in via D’Amelio, insieme alla sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cosina e Claudio Traina.
Il 23 maggio è diventato la “Giornata della legalità”, la data simbolo del ricordo e della lotta contro tutte le mafie, e ogni anno in tutto il Paese, e in particolare a Palermo, si svolgono manifestazioni nelle quali cittadini, studenti, associazioni e istituzioni, commemorano le stragi e testimoniano il proprio no a tutte le mafie.
Quest’anno a causa dei limiti imposti dall’emergenza Covid-19, la partecipazione alla Giornata avverrà sui canali digitali, attraverso social, tv e web.
La Rai, anche oggi, prosegue con la sua programmazione, nell’ambito dell’iniziativa “Il coraggio di ogni giorno”, una serie di trasmissioni dedicate all’evento, che culmineranno oggi pomeriggio con la diretta live #PalermoChiamaItalia 2020.
Questa mattina si è svolta la diretta dal ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca durante la quale c'è stato lo srotolamento di tre striscioni dedicati ai caduti nelle due stragi nell'occasione la Banda musicale della Polizia ha suonato l'inno nazionale (Video) (Foto).
All’evento hanno partecipato il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina, il procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero de Raho e il capo della Polizia Franco Gabrielli. Nel suo intervento il capo della Polizia ha ricordato i caduti nelle stragi di Capaci e via D’Amelio ed i sopravvissuti agli attentati :“Sono eroi per caso – ha ricordato Franco Gabrielli - che sapevano perfettamente di essere nella tacca di mira di una delle organizzazioni criminali più efferate e più capaci di crudeltà, eppure non hanno mai fatto un passo indietro e si sono presentati a questo appuntamento tragico, forti del loro coraggio, forti della loro convinzione di servire le Istituzioni. Sono – ha continuato Franco Gabrielli - dei bellissimi modelli ed esempi a cui fare riferimento”.
“Oggi più che mai lei mafie, Cosa Nostra, camorra, ‘Ndrangheta e le tante altre mafie etniche rappresentano per noi - ha concluso il Prefetto - un obiettivo primario e io credo che lo Stato sia pronto; però abbiamo bisogno anche dell’aiuto dei cittadini”. (Video).
A Palermo, invece, la mattinata è iniziata con la deposizione di una corona d'alloro, alle 9, davanti alla Stele commemorativa presso l'autostrada Palermo - Mazara del Vallo, sullo svincolo per Capaci (Foto).
Successivamente, all’interno della caserma Pietro Lungaro, sede storica del Reparto scorte della questura, c'è stata la deposizione di un’altra corona presso la lapide dedicata ai caduti della Polizia di Stato. (Foto)
A mezzogiorno è stata celebrata una messa in suffragio delle vittime di mafia presso la chiesa San Domenico (Foto), pantheon degli uomini illustri siciliani, dove sono custodite le spoglie del giudice Falcone. La celebrazione sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook della questura di Palermo.
Alle 17.58, ora dell’attentato, tre musicisti della Banda della Polizia di Stato hanno suonato il Silenzio, in contemporanea, da Capaci, dalla caserma Lungaro (Foto) e da via Emanuele Notarbartolo, dove si trova l’albero di Falcone, proprio sotto la casa del Giudice.
La giornata si è conclusa alla caserma Pietro Lungaro con l’intervento dei due attori siciliani Ficarra e Picone che, con dieci artisti del "teatro Biondo stabile" di Palermo, hanno dato vita ad una performance commemorativa, diretta dal drammaturgo Vincenzo Pirrotta, intorno alla teca che raccoglie i resti della "Quarto savona 15", l'auto di scorta nella quale morirono gli agenti Montinaro, Dicillo e Schifani. Anche quest'ultimo evento è stato trasmesso in diretta sulle pagine Facebook della questura di Palermo e dell’Agente Lisa.
Infine, per commemorare questa giornata, il maestro Roy Paci ha chiamato a raccolta tutte le voci siciliane unitesi in Ciatu (Collettivo indipendente artisti della Trinacria uniti) e ha scritto, insieme a Giuseppe Anastasi, un testo che è un canto di rinascita e speranza per il futuro della Sicilia.