Polizia ferroviaria: i numeri di giugno

CONDIVIDI

polizia ferroviaria verona

Oltre 180.500 identificati, di cui 65 arrestati e 623 indagati: è questo il risultato dei controlli da parte della Polizia ferroviaria nel mese di giugno.

Le pattuglie impegnate nelle stazioni sono state 16.891, 1.046 i servizi antiborseggio, 252 gli stranieri  non in regola con il permesso di soggiorno, 91 i minori non accompagnati rintracciati dal personale e restituiti alle famiglie o accompagnati in comunità. Circa 2,5 chili di sostanza stupefacente sequestrata tra cocaina, eroina e hashish.
In particolare, la Polizia ferroviaria di Milano ha arrestato 4 cittadini stranieri ritenuti autori di una serie di furti perpetrati sui treni nel capoluogo lombardo, tra luglio e novembre 2019. I furti portati a segno dai 4 uomini sono stati una ventina, tutti effettuati con la stessa tecnica, ai danni di turisti stranieri.
A Bologna gli agenti hanno arrestato, nella stazione centrale, un cittadino cinese colpito da un ordine di cattura, dovendo espiare 1 anno e 10 mesi di reclusione per lesioni aggravate. Lo straniero, sottoposto a controllo ha tentato di evitare l´identificazione ma, una volta fermato, ha dichiarato di dover urgentemente salire a bordo di un treno in imminente partenza. Il suo atteggiamento ha insospettito gli operatori che hanno identificato l’uomo il quale, al termine degli accertamenti è stato arrestato.

Gli agenti della Ferroviaria di Foggia hanno arrestato un pregiudicato sorpreso a rubare 12 piastre di ferro, utilizzate per il ripristino dei binari nello scalo ferroviario, 48 spessori in acciaio per un peso complessivo di 300 chili.

A Taranto i poliziotti hanno aiutato una giovane coppia con un neonato, in difficoltà. I due giovani genitori, con un bimbo di alcuni mesi, si aggiravano spaesati in stazione chiedendo informazioni. Notati dagli agenti e accolti negli uffici di polizia, i due ragazzi hanno confidato ai poliziotti di aver raggiunto il paese della ragazza nelle campagne pugliesi in cerca di lavoro ma di non aver trovato nulla. Motivo per il quale avevano deciso di rientrare in Calabria dai familiari del ragazzo. Alla notizia che il primo treno utile era previsto per la mattina seguente i due giovani sono stati presi dallo sconforto non sapendo dove andare. Gli agenti si sono mobilitati e tramite un sacerdote della città hanno trovato loro un ricovero per la notte.

30/06/2020