Palazzo Chigi: Conte onora due poliziotti scomparsi
Oggi pomeriggio, nel cortile di Palazzo Chigi, alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del capo della Polizia Franco Gabrielli, ha avuto luogo la cerimonia di intitolazione della “Sala del dispositivo di sicurezza del presidente" (foto), alla memoria del sostituto commissario coordinatore Giorgio Guastamacchia, morto di recente a causa del coronavirus. Nella stessa cerimonia è stata apposta una targa in ricordo dell’ispettore superiore Paolo Salvucci, morto nel settembre 2019.
Entrambi i poliziotti facevano parte del servizio di scorta al presidente del Consiglio.
All’intitolazione erano presenti anche il direttore dell’Ispettorato di Pubblica sicurezza “Palazzo Chigi” Michele Rocchegiani e i familiari dei due poliziotti.
"Oggi è riunito attorno a noi tutto il personale di Palazzo Chigi - ha detto Rocchegiani ricordando i due poliziotti - insieme a tutti coloro che hanno avuto modo di apprezzare il grande senso del dovere e la grande passione per il loro lavoro, così come la grande gioia di vivere, del sostituto commissario Guastamacchia e dell'ispettore superiore Salvucci".
Nel suo intervento il ministro Lamorgese ha sottolineato l'importanza del ricordo: "Questa è una cerimonia importante perché il ricordo di Giorgio e Paolo rimane qui tra di noi. Abbiamo il compito di preservare la memoria di persone che hanno lavorato e hanno impresso un segno in questo palazzo. Erano due persone eccezionali, che hanno dato tutto con grande senso del dovere, che con il loro impegno e la loro dedizione hanno lasciato un grande segno nella nostra amministrazione. Un pensiero affettuoso a chi non c'è più, a cui va il grazie di tutta l'amministrazione dell'Interno, grata per aver avuto degli uomini eccezionali al proprio servizio".
Infine il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha avuto parole di affetto e di grande stima per i due uomini che ha conosciuto molto da vicino: "Paolo è venuto a mancare l'anno scorso, ed ho potuto apprezzare la sua grande professionalità, la sua grande competenza professionale e il suo spessore umano, lo si leggeva dal sorriso. Di Giorgio, oltre alla competenza professionale e alla grande esperienza, mi ha colpito anche la qualità di leadership con i colleghi e le colleghe. Riusciva ad infondere tranquillità, serenità, anche nei momenti di massima tensione; e poi chi l'ha conosciuto, non può non ricordare quel sorriso, quel filo di ironia che nascondeva evidentemente una grande intelligenza e una grande capacità di saper affrontare la vita, di nascondere anche le tensioni e le preoccupazioni che ciascuno di noi porta, di metterle da parte quando si è alle prese con un’attività lavorativa così impegnativa. Rimarrà vivo il loro ricordo anche nei nostri cuori e questa cerimonia di oggi non è solo un fatto formale perché, quando si concluderà, rimarranno anche delle targhe che ricorderanno chi sono stati Paolo e Giorgio, a coloro che verranno dopo di noi".
Subito dopo gli interventi il presidente Conte, insieme ai familiari dei poliziotti scomparsi, ha proceduto allo scoprimento delle targhe commemorative.