Manganelli e Cavaliere a Bucarest per collaborazione italo-romena.

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Il Capo della Polizia Antonio MANGANELLI ed il Vice Capo Nicola CAVALIERE hanno incontrato stamane a Bucarest il Ministro dell'Interno romeno Cristian DAVID ed il Capo della Polizia Gheorghe POPA. Nel corso dei colloqui sono stati analizzati i risultati conseguiti grazie all'avvio, negli ultimi mesi, di importanti iniziative congiunte che hanno portato al potenziamento della collaborazione bilaterale tra le forze di polizia italiane e romene nella lotta alla criminalità . Il Prefetto MANGANELLI ha ribadito al Ministro ed al Capo della Polizia romeno la necessità di proseguire nello sviluppo del progetto "ITA.RO.", che a poco più di un anno dal suo avvio ha già consentito, nel corso delle quattro fasi operative ad alto impatto già portate a termine, di arrestare oltre 1.100 cittadini romeni coinvolti in attività illecite nel nostro Paese e di denunciarne più di 2.000, tra cui numerosi appartenenti alle più pericolose organizzazioni criminali dedite al traffico di minori, allo sfruttamento della prostituzione ed ai reati predatori. MANGANELLI ha quindi invitato il collega ad intensificare l'invio in Italia di poliziotti romeni da distaccare nell'ambito del progetto "ITA.RO." presso gli uffici investigativi delle città maggiormente interessate dal fenomeno della criminalità romena. E' stato inoltre convenuto di intensificare le attività della speciale task force congiunta costituita alla fine dello scorso anno su input dei Ministri dell'Interno AMATO e DAVID per far fronte alla recrudescenza degli episodi di criminalità violenta ad opera di cittadini romeni in Italia e per favorire il tempestivo rimpatrio dei soggetti allontanati dal nostro territorio nazionale per motivi di sicurezza. Tra le iniziative avviate dalla task force, particolare rilievo ha assunto anche l'attività svolta dai funzionari della polizia di frontiera romena che sono stati distaccati presso i valichi di frontiera e gli aeroporti italiani con il compito di contribuire all'attività di controllo nell'ambito della fascia confinaria di interesse ed ai successivi approfondimenti info-investigativi. L'attività congiunta ha consentito l'identificazione ed il respingimento di numerosi stranieri, soprattutto moldavi, in possesso di documenti falsi o contraffatti rumeni, e di intercettare diversi cittadini rumeni coinvolti in traffici illeciti o in attività di sfruttamento della prostituzione in Italia. MANGANELLI e POPA hanno infine espresso grande soddisfazione per l'operazione congiunta che due giorni fa ha portato alla cattura in Romania del latitante siciliano Vincenzo Spoto, ricercato in campo internazionale per associazione per delinquere di stampo mafioso e membro di spicco della "famiglia" di Casteltermini (Agrigento). Nel prosieguo della loro visita in Romania, il Capo della Polizia MANGANELLI ed il Vice Capo CAVALIERE hanno incontrato il Direttore del SECI (Southeast European Cooperative Initiative) Mitja MOCNIK. Il Centro SECI, con sede a Bucarest, è un'organizzazione internazionale indipendente che svolge un importante ruolo di impulso e coordinamento nella prevenzione e nel contrasto del crimine transfrontaliero nella regione balcanica e nei Paesi limitrofi. Oltre ai 12 Stati aderenti (Albania, Bosnia Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Grecia, Ungheria, Repubblica Moldova, Romania, Federazione di Serbia e Montenegro, Slovenia, Macedonia e Turchia) presso il SECI operano ufficiali di collegamento delle forze di polizia di 18 Stati "osservatori", tra cui l'Italia. Presso il SECI operano 7 task force multinazionali con il compito di affrontare congiuntamente i fenomeni criminali di maggiore rilevanza: tratta degli esseri umani; traffico di stupefacenti; antifrode ed anticontrabbando; traffico internazionale di autoveicoli rubati; antiterrorismo; reati finanziari ed informatici; sicurezza dei containers.
21/02/2008
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