Truffe a monopoli di Stato per slot machine, arresti
La Polizia di Stato di Trapani sta eseguendo 6 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di
associazione a delinquere finalizzata a commettere numerose truffe contro l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato in
relazione all'importo delle giocate relative a numerosi apparecchi elettronici da gioco (slot machine). Il promotore
dell'associazione deve rispondere anche di tentata estorsione, avendo imposto con minaccia la collocazione di apparecchi
elettronici da gioco alterati all'interno di alcuni esercizi pubblici di Trapani. L'operazione costituisce il
termine di una vasta attività di indagine nel campo della cd. "polizia dei giochi", a seguito della quale si
è avuto modo di accertare l'esistenza di un'associazione dedita alla gestione di dispositivi
elettronici da gioco alterati al fine di eludere i controlli dell'amministrazione dei Monopoli di Stato in violazione
all'art. 110 T.U.L.P.S. che prevede il costante collegamento degli apparecchi alla rete telematica dei Monopoli stessi. Le
indagini hanno permesso di accertare che i membri dell'associazione utilizzavano, unitamente alle schede elettroniche originali
identificative dell'apparecchio, anche schede clonate: in tal modo la scheda originale collegata alla rete informatica della AAMS
rimaneva pressoché inattiva mentre quella clonata veniva effettivamente utilizzata negli esercizi pubblici consentendo di gestire le
varie giocate ed incassare i relativi importi senza che l'organo di controllo se ne avvedesse. La Squadra Mobile di Trapani ha
individuato una vera e propria centrale operativa in cui erano collocati numerosi dispositivi elettronici da gioco con schede hardware originali
costantemente collegati alla rete AAMS. I predetti dispositivi realizzavano la copertura necessaria affinché le schede hardware clonate,
poste all'interno di apparecchi da gioco effettivamente utilizzati dagli ignari giocatori, potessero contabilizzare le effettive
giocate senza destare sospetti negli organi di controllo. Attraverso la predisposizione dell'articolato sistema di elusione dei
controlli l'associazione riusciva a conseguire ingenti profitti illeciti, con incassi non dichiarati di diverse migliaia di euro
al mese per ogni dispositivo elettronico da gioco gestito. L'indagine si è avvalsa del prezioso ausilio dei funzionari
dell'A.A.M.S. Regionale Ufficio di Palermo intervenuti più volte nel corso di controlli effettuati.
18/03/2008