Dachau: Manganelli visita il lager dove morì Palatucci

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Il cancello del campo di concentramento di DachauIl capo della Polizia Antonio Manganelli, in occasione del centenario della nascita di Giovanni Palatucci, è andato in visita a Dachau (Monaco di Baviera) all'ex campo di sterminio dove tra le migliaia di vittime ha trovato la morte anche l'ultimo questore di Fiume. "Un omaggio a un grande poliziotto che ricordiamo costantemente e che ha sintetizzato con il suo esempio i valori di solidarietà, di bene, di affetto, di vicinanza e di prossimità a cui cerchiamo di ispirare la nostra attività" ha dichiarato Antonio Manganelli.

In sua memoria il capo della Polizia, accompagnato anche dal vice capo Francesco Cirillo, ha deposto una corona d'alloro al "monumento internazionale". La scultura è posta sul "piazzale dell'Appello" luogo dove i detenuti dovevano mettersi sull'attenti - la mattina e la sera - e rimanere immobili per ore. Presenti alla cerimonia anche il console italiano e i più alti rappresentanti della comunità ebraica che il prefetto Manganelli ha ringraziato per la loro partecipazione.

Ad accogliere il capo della Polizia, tra le altre autorità, era presente Jörg Ziercke presidente del Bundeskriminalamt (BKA) - polizia federale tedesca - la cui partecipazione è "un segnale di grande attenzione e interesse verso la politica di sicurezza italiana". La commemorazione del "Giusto tra le nazioni" è proseguita con una preghiera da parte del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e di monsignor Pietro Iotti accompagnato dal cappellano della Polizia di Stato don Angelo Oddi. Successivamente, nella "sala della memoria" del museo, il prefetto Antonio Manganelli ha scoperto una targa realizzata per l'occasione ricordando con "commossa emozione" anche le comuni origini che lo legano al questore di Fiume, nato in Campania.

"La Polizia significa vita, quella vita che serve ad aiutare il prossimo, la povera gente": queste le parole pronunciate da Giovanni Palatucci, pochi giorni prima della deportazione. Palatucci morì all'età di 36 anni nel campo di concentramento di Dachau il 10 febbraio 1945, dopo essere riuscito ad aiutare migliaia di perseguitati dalla politica razziale messa in atto dal fascismo in quegli anni. Un uomo morto da eroe per salvare migliaia di ebrei. "Una storia di coraggio, di valori e di fraternità che" - ha ribadito Manganelli - "deve ispirare ancora oggi la nostra attività che si trova a contrastare nuove ed efferate forme di violenza".

Dachau è stato il primo campo di concentramento fatto costruire per detenuti politici. Nei suoi dodici anni di esistenza (fu realizzato il 22 marzo 1933) e nei campi esterni sono state internate oltre 200 mila persone e oltre 43 mila sono morte. I superstiti di Dachau sono stati liberati il 29 Aprile 1945 dalle truppe americane.

02/04/2009
(modificato il 28/01/2010)