Terrorismo:perquisizione in tutta Italia.

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La DIGOS della Questura di Venezia, con il coordinamento operativo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione - UCIGOS, ha eseguito questa mattina 26 perquisizioni domiciliari nei confronti di stranieri, perlopiù algerini, dimoranti nelle province di Vicenza, Venezia, Padova, Brescia, Firenze, Caserta, Como, Cuneo e Trento, indagati dalla Procura della Repubblica di Venezia nell'ambito di un procedimento penale per l'ipotesi di reato di Associazione con finalità di terrorismo internazionale nonché per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e ricettazione.L'operazione giunge al termine di un'indagine avviata dalla DIGOS di Venezia a partire dal marzo del 2007 in direzione di ambienti integralisti islamici gravitanti intorno alla moschea di via dei Mille a Vicenza, guidata da un imam yemenita anch'egli indagato nell'ambito del procedimento penale in argomento.Il particolare interesse investigativo dell'inchiesta deriva, tra l'altro, dal fatto che nel luogo di culto vicentino erano approdati tre estremisti algerini, simpatizzanti dell'ideologia Takfir, tutti provenienti da Napoli, dove erano stati già coinvolti, a diverso titolo, in attività di falsificazione documentale a sostegno di gruppi jihadisti. Le indagini della Questura di Venezia, sviluppate capillarmente anche in ambito internazionale, hanno documentato il notevole fanatismo ideologico-religioso di alcuni degli indagati.Uno di essi, in particolare, celebrando il «martirio» come modello di lotta e indicandolo come la strada da seguire nel conflitto islam-occidente, è giunto a giudicare gli attentati dell'11 settembre 2001 una «prova» della grandezza dell'Islam.L'attività investigativa condotta, inoltre, ha evidenziato come diversi tra gli stranieri indagati non solo auspicassero la caduta dell'attuale Governo algerino ma fossero altresì animati da profondo rancore nel confronti degli italiani, degli ebrei nonché da aperto disprezzo della cultura occidentale.Dalle indagini svolte dalla DIGOS della Questura di Venezia è inoltre emersa l'esistenza di una rete - gravitante attorno ad un imam di una moschea del casertano - di supporto logistico in favore di clandestini provenienti dall'area magrebina, ai quali venivano offerti ospitalità, assistenza economica e documenti contraffati per permanere sul territorio nazionale ovvero per spostarsi agevolmente in area Schengen.

02/04/2009
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