Ancona: Operazione Easy Job, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza disarticolano un'organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ed alla truffa ai danni dello Stato.

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La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Ancona, nell’ambito dell’operazione “Easy Job”, hanno eseguito n. 3 provvedimenti cautelari nei confronti di tre soggetti ritenuti a capo di un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed alla truffa aggravata ai danni dello Stato, che ha consentito l’ingresso ovvero la permanenza illecita nel territorio nazionale di quasi 400 cittadini extra-comunitari, causando un danno alle casse dell’Erario pari a circa 650.000 euro. La complessa e articolata indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona  nasce dal ricongiungimento in un unico procedimento penale di due distinte indagini intraprese dal Commissariato della PS e dalla Tenenza G. di F. entrambi alla sede di Fabriano, l’una in materia di immigrazione clandestina, l’altra in materia di truffa ai danni dello Stato.

Si erano infatti registrati, presso il citato Commissariato, “anomali” flussi di cittadini extracomunitari che, per rinnovare ovvero ottenere il proprio permesso di soggiorno, presentavano buste paga emesse da poche e ben individuate aziende.

Allo stesso tempo,La Guardia di Finanza indagava, su segnalazione dell’INPS, in merito ad un “anomalo” flusso di richieste di indennità di disoccupazione provenienti da cittadini, extracomunitari e non che erano stati assunti solo poco tempo prima e sempre dalle stesse aziende. Le attività investigative, hanno accertato l’esistenza di un vero e proprio sodalizio criminoso che, almeno a partire dall’anno 2013, avvalendosi di 13 aziende per lo più inattive e intestate a prestanome, faceva fittiziamente assumere cittadini extracomunitari che utilizzavano le relative buste paga per ottenere il rinnovo ovvero la concessione del permesso di soggiorno. Sono stati denunciati a vario titolo n. 398 persone. Nei confronti di 13 di questi è stata anche contestata l’associazione a delinquere e sono state eseguite numerose perquisizioni presso le loro abitazioni sparse su tutto il territorio nazionale al fine di rintracciare ulteriore materiale probatorio. E' stato disposto il sequestro   dei beni al fine di recuperare le somme oggetto della truffa.

08/06/2016
(modificato il 15/06/2016)
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