Venezia: sequestro materiale pedopornografico
La Polizia di Stato di Venezia ha arrestato un soggetto, residente nella Provincia di Como, in flagranza di detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico.
Le indagini condotte da personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Veneto” unitamente a dipendenti della Sezione di Verona e del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Lombardia” – Sezione di Como, hanno preso spunto dalla denuncia presentata dal genitore di un minore residente in provincia di Verona preoccupato ed insospettito dai comportamenti del figlio e dalle equivoche comunicazioni intercorse tra lo stesso ed ignoto soggetto contattato tramite le piattaforme di comunicazione del web.
I primi accertamenti hanno ricostruito le condotte illegali indirizzate alla vittima a partire dai tentativi di adescamento con falsa identità. In seguito, anche attraverso lo sviluppo delle tracce informatiche, è stato individuato il probabile autore delle condotte in danno del minore, peraltro con precedenti per analoghi reati e a ottenere un decreto di perquisizione personale e domiciliare.
Durante la perquisizione sono state rinvenute migliaia tra immagini e video a contenuto pedopornografico: l’ingente quantità di materiale così trovato è ha consentito di trarre in arresto il soggetto. Inoltre, è stato trovato un secondo falso profilo attraverso il quale il soggetto si fingeva minorenne al fine di adescare minori.
Il materiale informatico in possesso all’indagato è stato sottoposto a sequestro e sarà approfondito per accertare la sussistenza di ulteriori reati e, in particolare, l’eventuale divulgazione a terzi del materiale illecito e il coinvolgimento di altri minori.
La Polizia Postale coglie l’occasione ancora una volta per sollecitare l’attenzione dei genitori e degli educatori ad essere vigili nei confronti dei minori, mantenendo con loro un dialogo costante, soprattutto nei riguardi della navigazione sulla rete internet, in modo da prevenire i rischi e i pericoli del web.
In particolare occorre far comprendere ai più piccoli che la rete è un formidabile strumento di comunicazione, ma che si presta anche ad un uso distorto e pertanto bisogna prestare la massima attenzione alle persone che si incontrano nei luoghi virtuali, poiché non si può essere certi della sua identità e delle sue reali intenzioni.
E’ importante infatti evitare di:
rivelare in Rete la propria identità, o fornire propri dati personali (ad esempio nome, cognome, età, indirizzo, numero di telefono, nome e orari della scuola, nome degli amici);
rendere accessibile a tutti materiale riservato personale come fotografie, filmati, o storie e racconti privati;
accettare l’incontro personale con sconosciuti incontrati in internet, di nascosto dai genitori.
Infatti un computer collegato a Internet può essere, per alcune persone male intenzionate, il modo migliore per nascondere propositi criminali dietro bugie e false identità, spesso create ad arte per approfittare dell’ingenuità dei più piccoli.
In questo senso, l’opera di prevenzione della Polizia Postale e delle Comunicazione del Veneto svolta soprattutto nelle scuole ed indirizzata ai ragazzi, agli educatori scolastici ed alle famiglie è orientata proprio alla prevenzione di tali pericoli.