Giovanni Carcaterra
Nasce a Napoli nel 1899.
Entra nell'Amministrazione civile dell'Interno nel 1924.
E' nominato prefetto nel 1945.
Dopo avere diretto la prefettura di Viterbo nel 1947 dirige la prefettura di Torino.
Il 22 marzo 1954 diventa Capo della Polizia.
Nei primi tempi del suo incarico rivolge l'attenzione all'addestramento degli agenti all'uso delle armi da fuoco per evitare i frequenti incidenti dovuti alla mancanza di esercizio.
Nel periodo in cui ricopre la carica in Italia è tempo di grandi mutamenti sociali, politici e economici. Durante l'inondazione nel Polesine l'adeguamento dei mezzi di trasporto e comunicazione dei Reparti mobili permette il tempestivo intervento di soccorso alle popolazioni colpite.
Dà nuovo impulso allo sviluppo delle specialità - stradale, frontiera, ferroviaria, postale - e nel 1955 inaugura la Scuola della polizia stradale a Cesena per formare i "professionisti della sicurezza stradale". In questo modo si cerca di creare degli specialisti in grado di essere al passo con i tempi all'alba del boom economico degli anni '60, che avrebbe avuto come icona lo sviluppo della motorizzazione.
Per contrastare la nuova criminalità, soprattutto rapinatori che si spostano da un luogo all'altro a bordo di auto veloci, si impegna per l'ammodernamento dei mezzi di comunicazione e dei veicoli in dotazione alla polizia. Anche la Scientifica si adegua ai tempi e si dota di apparecchiature di avanguardia nel campo dei rilievi, delle indagini chimiche, balistiche e merceologiche. Nel 1958 si trasferisce dalle Mantellate a una nuova sede più moderna e funzionale nel quartiere Eur di Roma.
Carcaterra dirama anche una circolare per il coordinamento delle forze di polizia, per evitare inutili sovrapposizioni nelle indagini, provvedimento apripista alle future strutture di coordinamento create dal suo successore.
La più importante innovazione del suo mandato però è da ricondurre all'ingresso delle donne in polizia, dopo l'approvazione delle leggi che ne sancivano il diritto, sebbene in precisi ambiti di intervento.
Nel 1958 infatti la legge Merlin stabilisce la chiusura delle case di tolleranza e l'istituzione di un corpo speciale di polizia femminile. I compiti sono limitati all'attività di prevenzione contro i reati a danno del buon costume, della moralità pubblica e dell'integrità della famiglia nonché alle indagini sui reati compiuti dalle donne e dai minori, alla vigilanza e assistenza verso donne e minori in stato di abbandono.
Termina il suo incarico il 10 ottobre 1960.
(modificato il 10/05/2019)