Operazione “Mine vaganti”
La Polizia di Stato di Catania, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, ha eseguito una misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale, nei confronti di sei persone, in quanto gravemente indiziate, con differenti profili di responsabilità, allo stato degli atti e in relazione alla fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, dei reati di tentato omicidio, porto di arma comune da sparo, detenzione e porto in luogo pubblico di arma clandestina nonché di ricettazione.Il provvedimento restrittivo è stato emesso all’esito di indagini di tipo tradizionale, coordinate dalla locale Procura e svolte dai poliziotti della Squadra Mobile – Sezione Reati contro la persona, sessuali e in danno di minori, ed ha tratto spunto da un fatto delittuoso verificatosi il decorso 27 maggio presso un esercizio commerciale di noleggio di veicoli, riconducibile all’esplosione di numerosi colpi di arma da fuoco indirizzati verso quella struttura .Già dalle primissime attività di indagine, non solo si rinvenivano sui luoghi dei bossoli esplosi, ma si rilevavano anche diversi fori d’entrata di colpi di arma da fuoco sul muro, sulla porta delimitante la zona adibita al pubblico e sulla porta del bagno e si repertavano, al contempo, due cartucce calibro 7,65 ed occultata sotto un’autovettura parcheggiata nelle immediate vicinanze dell’esercizio commerciale predetto, una pistola Beretta mod. 84-F calibro 9 short con matricola abrasa, come tale arma clandestina ,munita di colpo in canna e con annesso caricatore contenente quattro cartucce.I successivi approfondimenti eseguiti incrociando i dati cognitivi derivanti dalle escussioni testimoniali con quelli desumibili dalla disamina dei sistemi di video sorveglianza, interni ed esterni al citato autonoleggio, hanno poi permesso di ricostruire quanto sarebbe verosimilmente accaduto e quindi :·di ricondurre lo spunto iniziale dei fatti ad una lite tra il padre e il figlio gestori del negozio di noleggio, ed un soggetto di sesso maschile, non destinatario dell’ordinanza cautelare, a seguito della quale sarebbe derivato da un canto l’intervento, in favore di quest’ultimo a sua volta accompagnato da un gruppo di fiancheggiatori, intervento attuato mediante l’esplosione con una pistola di ripetuti colpi d’arma da fuoco indirizzati ad altezza uomo, dall’altro la reazione di questi che sarebbe stata posta in essere mediante l’impiego di altra pistola poi rinvenuta sui luoghi;·di apprezzare il contributo apportato da un altro soggetto, che sarebbe intervenuto in appoggio del gestore del noleggio e che sarebbe autore a sua volta del danneggiamento di due moto in esposizione all’interno dell’attività commerciale;·di rilevare come al termine dell’azione delittuosa le pistole usate venissero consegnate alle donne della famiglia o occultate sotto le auto parcheggiate nelle adiacenze del loro esercizio commerciale.
(modificato il 31/07/2023)