Frosinone:scacco alla banda degli albanesi
L’indagine, condotta dalla Polizia di Stato di Frosinone, ha preso le mosse da un episodio avvenuto nel capoluogo il 17 luglio 2014, quando si affrontarono in un violento scontro un gruppo di rumeni e una banda di cittadini albanesi, tutti stanziati da tempo nel capoluogo ciociaro e dediti ad attività delittuose. Gli Agenti della Squadra Mobile di Frosinone avviarono due distinte attività di indagine sia nei confronti della banda di rumeni, sia nei confronti degli antagonisti albanesi. Per quanto riguarda il gruppo delinquenziale rumeno l’attività investigativa si concluse nel mese di giugno 2015 con l’esecuzione di 6 ordinanze di custodia cautelare, smantellando un’associazione per delinquere di carattere transnazionale finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. La banda di albanesi, i cui componenti sono i destinatari delle odierne misure cautelari, è stata invece oggetto di una diversa ed articolata attività di indagine, nel corso della quale è stato dimostrato che i soggetti, unitamente ad un italiano, si rifornivano di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina, da un loro connazionale dimorante nella Capitale, per poi spacciarla al dettaglio sul mercato del frusinate. I destinatari delle misure cautelari sono 7 cittadini albanesi, di cui 6 domiciliati nel capoluogo ciociaro e uno a Roma, e un 42enne frusinate; quest’ultimo, dedito abitualmente all’attività di pastorizia, si riforniva di varie tipologie di stupefacenti attraverso la banda di albanesi, per poi spacciarla al dettaglio nel capoluogo. Le indagini hanno fatto emergere anche le modalità attraverso le quali l’organizzazione agiva sul mercato frusinate degli stupefacenti: le cessioni delle dosi avvenivano soprattutto nei bar o in luoghi pubblici e in alcuni casi gli acquirenti, per procurarsi la droga, si presentavano direttamente presso le abitazioni degli stranieri. Nel corso dell’attività investigativa, durata quasi due anni, i poliziotti hanno eseguito altri 5 arresti in flagranza di reato per il delitto di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti a carico di altrettante persone che fungevano da “corrieri” della droga per conto degli albanesi. Tra gli arrestati in flagranza, vi è anche un 30enne albanese già noto alle cronache per essersi reso responsabile di una rocambolesca fuga dal carcere di Cagliari nel più classico dei modi, ovvero annodando delle coperte alle sbarre della cella per poi calarsi dalla finestra e guadagnare così la temporanea libertà.A tali episodi sono seguiti consistenti sequestri di stupefacenti, così come numerosi recuperi di singole dosi cedute ai vari acquirenti (tutti segnalati in via amministrativa per uso personale) durante l’attività di spaccio al dettaglio.Le indagini hanno fatto emergere altresì come gli odierni arrestati offrissero anche una vera e propria base logistica per gruppi di connazionali che giungevano nel capoluogo ciociaro, provenienti dal Nord Italia, per perpetrare rapine e furti in ville ed in appartamenti sul territorio frusinate.A tal proposito, si richiama l’episodio avvenuto la sera del 20 dicembre 2014, quando gli agenti della Squadra Mobile intercettarono e bloccarono 3 cittadini albanesi che verosimilmente avevano intenzione di intraprendere ulteriori attività criminali nella zona di Frosinone. I 3 furono arrestati per i reati di resistenza, violenza e lesioni a P.U. in concorso, dopo un inseguimento e una violenta colluttazione, in cui rimasero feriti 2 poliziotti.
(modificato il 20/06/2016)