Palatucci: commemorazione del 1° centenario dalla nascita
Ricorre il centenario della nascita di Giovanni Palatucci che non a caso è rimasto nella storia. La sua opera vive nei cuori delle persone che ha salvato e nella memoria degli uomini che non vogliono dimenticare. Il giusto tra le nazioni, titolo riconosciuto a Palatucci dagli ebrei o la canonizzazione cristiana che lo elevano a uomo sopra gli altri, sono atti significativi che gli hanno riconosciuto i gesti di umanità e altruismo durante il regime fascista.
L'avellinese Giovanni Palatucci nato a Montella il 29 maggio 1909 ultimo reggente della questura di Fiume, martire a soli 36 anni nel lager di Dachau (Germania), ha salvato più di 5.000 ebrei dalla deportazione.
Per la ricorrenza sono molte le iniziative chesi sono tenute nelle città italiane in ricordo e in omaggio alla figura di uomo e poliziotto al servizio dei più deboli. In particolare la città di Campagna (Salerno), luogo dove il funzionario di Polizia inviava gli internati ebrei potendo contare sull'accoglienza che lo zio vescovo gli riservava, ha organizzato la commemorazione del 1° centenario della nascita. L'evento prevede l'emissione di un francobollo celebrativo con annullo speciale, una mostra filatelica tematica e una conferenza dedicata a uno dei capitoli più tragici della nostra storia.
Tra le adesioni al comitato d'onore per le celebrazioni del centenario ci sono quelle del presidente della Repubblica che "si unisce all'omaggio reso alla memoria del valoroso funzionario, il cui esempio di coraggio, di generosità e di alta tensione morale, si propone alle giovani generazioni come luminosa testimonianza nella tragica stagione delle deportazioni e dell'odio razziale".
In occasione del centenario della nascita di Giovanni Palatucci il capo della Polizia Antonio Manganelli è andato in visita a Dachau (Germania): ex campo di sterminio dove tra le migliaia di vittime ha trovato la morte anche l'ultimo questore di Fiume. "Un omaggio a un grande poliziotto che ricordiamo costantemente e che ha sintetizzato con il suo esempio i valori di solidarietà, di bene, di affetto, di vicinanza e di prossimità a cui cerchiamo di ispirare la nostra attività" ha dichiarato il capo della Polizia. Un uomo morto da eroe per salvare migliaia di ebrei. "Una storia di coraggio, di valori e di fraternità che" - ha ribadito Manganelli - "deve ispirare ancora oggi la nostra attività che si trova a contrastare nuove ed efferate forme di violenza".
Anche nella città di Trieste si commemora il centenario con l'inaugurazione, presso il palazzo della Camera di Commercio, della mostra "Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume, cento anni dalla nascita 1909 - 2009". La mostra, che sarà aperta al pubblico sino a sabato 6 giungo, intende ricordare l'opera e l'attività del Funzionario di Polizia. L'iniziativa è stata organizzata dalla questura di Trieste e dall'Area cultura dei Civici musei di storia ed arte del Comune.
(modificato il 30/05/2009)