Viminale: riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo

CONDIVIDI

Si è svolta al Viminale la riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) convocata a seguito dell'attentato avvenuto nella notte a Nizza in Francia.

Durante la riunione del Casa è stato fatto il punto sulle misure di sicurezza nel Paese. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, nel corso della conferenza stampa fatta al termine della riunione, ha spiegato che il nostro livello di allerta è già allo stato massimo. “Nonostante ciò – ha detto – abbiamo ulteriormente deciso di inviare una nota a prefetti e questori per sollecitare ulteriori valutazioni dei rischi sul territorio e per rafforzare ogni forma di controllo sugli obiettivi sensibili. La prevenzione è quanto di più grigio esista ma se nulla è successo fin qui in Italia è merito del lavoro svolto dalle forze dell'ordine”.

Il ministro Alfano che ha ricordato l'esistenza di un protocollo operativo sempre pronto ad essere attuato, ha fatto un bilancio sull’attività di prevenzione: sono state controllate 154 mila persone e 32 mila veicoli, sono state effettuate oltre 2.600 perquisizioni, sono state 532 le persone arrestate, 837 le persone indagate e quasi un centinaio le espulsioni tra cui anche 7 imam.

Al Casa, presieduto dal Ministro Alfano, ha partecipato il capo della Polizia i vertici delle Forze dell’ordine, degli uffici antiterrorismo e dell’Agenzia di sicurezza e del Dipartimento amministrazione penitenziaria Dap.

Il capo della Polizia Franco Gabrielli ha sottolineato l’impiego sul territorio delle squadre costituite da operatori appositamente selezionati, addestrati ed adeguatamente equipaggiati pronti ad intervenire in caso di emergenza di tipo terroristico. "E' stata una felice intuizione del Prefetto Pansa - ha sottolineato Gabrielli - quella di formare unità intermedie tra l'ordinario controllo quotidiano e l'intervento dei reparti speciali. "In particolare - ha aggiunto - sono sotto controllo 20 città, quelle che sono state ritenute obiettivo sensibile. Questo risponde a un ulteriore potenziamento della sicurezza contro una minaccia diffusa, indiscriminata, indistinta, e quindi tanto più la nostra presenza è capillare sul territorio, anche in termini di elevata specializzazione, tanto più si è in grado di allontanare la minaccia".

Anche Tullio Del Sette, comandante dell'Arma dei carabinieri, ha detto che "si tratta di personale addestrato dalle forze speciali, hanno mezzi semiblindati o blindati ed equipaggiamento per intervenire rispetto a un'emergenza in pochi minuti dappertutto", 

 

15/07/2016