Droga "all’alcol" nell’operazione “Le Grotte” ad Andria, 10 arresti

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Sono oltre 100 gli episodi di spaccio accertati e contestati alle 10 persone arrestate, questa mattina, dagli uomini del commissariato di Andria, in provincia di Bari, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti (eroina, cocaina, haschish e marijuana). Cinque sono finiti in carcere e altri 5 sono ai domiciliari. Secondo gli investigatori il volume d'affari si aggirava intorno ai 3mila euro di guadagno al giorno. Due chili di droga sono stati sequestrati, dei quali 800 grammi di cocaina.

L'indagine, partita ad agosto del 2014, ha preso il via da una rapina a mano armata. I responsabili erano risultati consumatori abituali  di droga e gli agenti, intercettandoli, sono risaliti ad una notevole attività di spaccio che si svolgeva in città.

L’indagine ha accertato che il centro storico di Andria, molto vicino alla movida cittadina,

nel quartiere denominato “Grotte”, era il punto di riferimento di molti consumatori che spesso arrivavano anche da località distanti per rifornirsi.

Le intercettazioni hanno messo in luce anche altri particolari. Gli spacciatori erano talmente abili che, se si rendevano conto di aver perso un acquirente, tentavano di riconquistarlo offrendogli, gratis, nuove sostanze e di “ottima qualità”.

Oppure, come spesso avviene, lo scambio d’informazioni per lo smercio avveniva in codice; gli spacciatori abbinavano il tipo di droga ad un liquore diverso a seconda del colore: così per l'eroina si parlava di Montenegro e per la cocaina di Bayles.

L’operazione di oggi è stata eseguita in collaborazione con il Reparto prevenzione crimine, il Reparto volo e le unità cinofile della Questura di Bari. È stata coordinata dalla procura della Repubblica del tribunale di Trani.

07/10/2016