Roma: firmato un nuovo “Protocollo d’intesa contro i furti di rame”
È stato firmato, ieri a Roma presso il palazzo Viminale, dal capo della Polizia Franco Gabrielli alla presenza del ministro dell’Interno Angelino Alfano, il rinnovo del “Protocollo d’intesa contro i furti di rame”.
Alla firma era presente anche il presidente dell’Osservatorio nazionale furti di rame, il vice capo della Polizia Antonino Cufalo.
L’obiettivo del Protocollo è quello di rafforzare la sinergia tra il sistema della sicurezza pubblica e le aziende private che erogano servizi di pubblica utilità e che subiscono danni di notevole entità con i furti.
Si è potuto accertare statisticamente che nei tre anni in cui è stato messo in pratica il Protocollo si è registrato un calo consistente dei furti. I risultati positivi raggiunti hanno permesso di mettere a punto ed elaborare un nuovo Protocollo in cui sono previsti:
- il monitoraggio, la valutazione e l'analisi del fenomeno, compresa l’esplorazione degli eventuali collegamenti tra i furti e la ricettazione di rame, di componenti metalliche o di altri materiali destinati all’erogazione di energia, di servizi di trasposto, di telecomunicazioni o di altri servizi pubblici gestiti da soggetti pubblici o da privati in regime di concessione/autorizzazione, e delle attività delle organizzazioni criminali nazionali ed internazionali;
- la possibilità di proposte di strategie di prevenzione e contrasto strutturate anche con modelli d’intervento adeguati alle differenti realtà territoriali, coinvolgendo le istituzioni nazionali e locali interessate;
- la proposta di iniziative finalizzate ad idonei interventi legislativi;
- la promozione di iniziative volte a diffondere la conoscenza del fenomeno, i suoi impatti negativi sull’erogazione dei servizi essenziali, le misure per prevenirlo e contrastarlo, comprese le iniziative a livello centrale;
- la promozione dell’e-book italiano ed europeo dei materiali utilizzati dalle aziende che erogano servizi di pubblica utilità e che spesso formano oggetto di furto.