Antonio Annarumma: una morte mai dimenticata
Ricorre oggi il 47° anniversario della scomparsa della Guardia di P.S. Antonio Annarumma indicato come la prima vittima del periodo degli “Anni di piombo”.
Ad Antonio Annarumma è intitolata la caserma del 3° Reparto mobile a Milano, una via ad Avellino, una a Monteforte Irpino (Avellino), suo paese d’origine, e una a Vibo Valentia.
Oggi a Milano Antonio Annarumma è stato ricordato, come ogni anno, con una messa e una cerimonia nella caserma a lui intitolata.
La questura di Avellino lo ha ricordato con una cerimonia a Monteforte Irpino, davanti al monumento a lui dedicato nel cimitero, alla quale partecipa il vice capo della Polizia Matteo Piantadosi.
A Vibo Valentia, comune calabrese che gli ha intitolato una strada è stato organizzato presso la Scuola allievi agenti un dibattito dal titolo "Ribellismo, violenza organizzata, antagonismo estremo".
Oltre alle autorità civili e militari della provincia hanno partecipato una numerosa rappresentanza di appartenenti ai vari Uffici e Reparti della Polizia di Stato e oltre 250 studenti appartenenti ai vari licei scolastici del Capoluogo.
Gli Istituti interessati dall’evento nei giorni scorsi erano stati invitati a far partecipare i propri allievi al “Concorso letterario Antonio Annarumma”, mediante la presentazione di un elaborato da realizzare su alcune tracce attinenti il tema del dibattito e presentati oggi per l’occasione.
Gli autori che hanno riscosso maggior successo nell’ambito dell’incontro sono stati premiati.
Aveva 22 anni e perse la vita nel 1969 a Milano durante gli scontri di piazza avvenuti durante dei cortei organizzati in quella giornata a seguito della proclamazione di uno sciopero generale sul tema del “caro-affitti”.
Secondo la ricostruzione della Magistratura, da un vicino cantiere edile alcuni manifestanti raccolsero dei tubolari d'acciaio e li lanciarono contro i mezzi della Polizia. Un tubo colpì Annarumma, penetrandogli nel cranio, causandone una morte pressoché istantanea: il mezzo che guidava, senza più controllo, andò a urtare contro un altro mezzo della Polizia.
Nel 2009 gli è stata conferita alla memoria una medaglia d'oro al merito civile.