Lecco: spaccio di droga nella darknet, 3 arresti
Tre arresti e 45 perquisizioni sono state effettuate questa mattina dalla Squadra mobile di Lecco coordinata dal Servizio centrale operativo (Sco) per
traffico internazionale di sostanze stupefacenti. La cessione di grossi quantitativi di droga come hashish, cocaina, marijuana e droghe sintetiche avveniva attraverso la darknet, la Rete nascosta utilizzata per molti traffici illegali.
Le indagini, avviate nel gennaio del 2016, hanno consentito, anche tramite un’attività sotto copertura online, di acquisire gravi elementi a carico di un italiano, un brasiliano ed un albanese, che operavano sul sito “I.d.c.”, Italian darknet Community e piattaforme simili.
In questi siti sono presenti numerosi venditori, operanti da ogni parte del mondo, che, servendosi dell’anonimato offerto dal sistema, commercializzano stupefacenti e merce illegale di ogni tipo, ricevendo ordinativi e pagamenti con “criptovalute” come il bitcoin, e successivamente spedendo i prodotti tramite plichi anonimi. (Video)
Le indagini, durate quindici mesi e svolte anche attraverso un’attività sotto copertura online, hanno permesso di monitorare soggetti che promuovevano la loro attività illegale in rete anche con dei video, nei quali si vede il confezionamento e l’occultamento della sostanza stupefacente all’interno di oggetti di uso comune, come statuine o telefoni cellulari.
Nel corso delle indagini sono state sequestrate diverse quantità di droga e sono stati effettuati numerosi arresti in flagranza di reato. Inoltre, un italiano residente a Bergamo è indagato in stato di libertà per riciclaggio ed esercizio abusivo dell’attività di intermediazione finanziaria, perché ritenuto uno dei principali “cambia valuta” illegali, in Italia, di monete virtuali.
Nel 2013 durante le investigazioni condotte dal F.B.I. per l’operazione “Silk Road” è emerso che all’arrestato italiano furono contestate oltre 2mila cessioni di droga nel deepweb tanto da risultare segnalato dalle Autorità statunitensi come un pericoloso trafficante di droga.
Nel corso dell’inchiesta, è emersa anche la vendita di armi, documenti contraffatti, denaro falso, software impiegati per accessi abusivi a sistemi informatici e carte di credito clonate.
Le perquisizioni di oggi si sono svolte nelle province di Bari, Bergamo, Bologna, Bolzano, Brescia, Catania, Cosenza, Cremona, Cuneo, Firenze, Lecco, Milano, Napoli, Novara, Perugia, Ravenna, Pesaro Urbino, Reggio Emilia, Roma, Teramo, Torino, Trento, Varese, Venezia e Verona.