L’Aquila: 7 arresti per corruzione e turbativa d’asta
Con l’accusa di aver influenzato appalti pubblici in diversi comuni della provincia aquilana, 7 persone sono state arrestate nell’ambito dell’operazione “Master list” dalla Squadra mobile de L’Aquila.
Amministratori locali, funzionari pubblici e imprenditori avevano messo in piedi un sistema ben collaudato finalizzato ad influenzare appalti pubblici in diversi comuni del capoluogo abruzzese.
I reati contestati sono corruzione, turbata libertà degli incanti, falso e rivelazione di segreto d’ufficio
Il sistema creato dagli arrestati, prevedeva un elenco di circa 15 aziende, specializzate in lavori pubblici, da far partecipare a gare di appalto già compromesse grazie ad accordi con amministratori locali e pubblici funzionari.
Le aziende intervenute, mediante offerte al ribasso, indirizzavano la gara verso la ditta prescelta per l’occasione, determinando un vero e proprio cartello di imprese, in grado di decidere l’esito degli appalti.
Nel corso delle indagini è stato accertato che per un singolo appalto di circa 500mila euro fosse stato pattuito tra gli indagati una percentuale di 20mila euro da dividersi come corrispettivo per aver fatto vincere la gara alla ditta compiacente.
7 misure cautelari a pubblici funzionari e imprenditori in province abruzzesi
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 27 settembre 2017
per influenze illecite in appalti pubblici in comuni L’Aquila pic.twitter.com/jdiG1L1lxv