Il capo della Polizia in Puglia per ricordare 3 poliziotti caduti in servizio
Questo pomeriggio, il capo della Polizia Franco Gabrielli ha partecipato, a Barletta, alla cerimonia di intitolazione di due strade a due agenti morti in servizio, Tommaso Capossele e Savino Antonucci.
Alla cerimonia erano presenti il questore di Bari, Carmine Esposito, il prefetto Maria Antonietta Cerniglia, il sindaco Pasquale Cascella, i familiari dei due giovani poliziotti e una rappresentanza della cittadinanza e dei residenti del quartiere. Nel corso della cerimonia sono stati piantati due alberi in memoria dei due caduti, lungo il percorso che unisce le due strade che si trovano nella zona nuova della città, chiamata 167.
“Perché il sacrificio di questi nostri colleghi sia di monito ed esempio” così il capo della Polizia ha voluto ricordare i due agenti nel suo intervento a margine della cerimonia, aggiungendo inoltre “È l’occasione per rivolgere un pensiero a chi non c’è più e a chi prima di noi ha saputo interpretare l’impegno per la legalità e l’affermazione dei valori in cui crediamo”. (Foto)
Subito dopo le intitolazioni a Barletta, il prefetto Gabrielli ha partecipato a Trani ad un'altra cerimonia commemorativa in onore del vicequestore aggiunto Alfredo Albanese assassinato a Mestre (Venezia), dalle Brigate Rosse il 12 maggio 1980.
In piazza Duomo presso il Polo Museale si è svolto un convegno dal titolo “Alfredo Albanese. Una vita per la difesa delle istituzioni democratiche. Gli anni di piombo e la lotta al terrorismo”. (Locandina)
Il dibattito è stato introdotto dal giornalista Rai, Leonardo Zellino e sono intervenuti il prefetto Francesco Cirillo, il prefetto Ansoino Andreassi, Teresa Friggione, (vedova di Alfredo Albanese), il sindaco di Trani Amedeo Bottaro e, infine, il capo della Polizia Franco Gabrielli.
Nel suo intervento, durante il convegno, Gabrielli ha voluto sottolineare il grande impegno professionale del funzionario assassinato che “Pur impegnato in un momento particolare, gli anni del terrorismo, Alfredo Albanese non aveva la scorta, perché chi porta la divisa sa che il proprio dovere non è essere difeso ma difendere” poi ha rivolto un saluto e un ringraziamento speciale alla moglie e al figlio di Albanese, nato pochi mesi dopo la morte del padre.
Le storie
Tommaso Capossele era in servizio presso la sottosezione della polizia stradale della città pugliese e perse la vita il 9 luglio 2000, dopo essere stato travolto da un’auto mentre segnalava una situazione di pericolo sull'autostrada A 14: aveva poco più che 30 anni, era sposato e padre di due figli.
L'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli conferì la medaglia d'oro al valore civile.
Il 20 luglio 1988 Savino Antonucci, 24 anni, perse la vita a causa delle lesioni riportate in un incidente stradale avvenuto vicino Cuneo mentre rientrava al reparto di appartenenza dopo aver assolto al servizio di scorta di un trasporto eccezionale: gli fu conferita la medaglia d'argento.
Nativo di Trani, Albanese era il responsabile della sezione antiterrorismo della questura di Venezia e stava indagando su un omicidio eclatante avvenuto poco tempo prima e rivendicato dalle Brigate Rosse. Poliziotto dal grande coraggio che alla morte lasciò la moglie in attesa del loro primo figlio che porta il nome del padre ucciso.
Trani convegno per Alfredo Albanese ucciso dalle Brigate Rosse nel 1980 quando era capo della Sezione antiterrorismo a Venezia
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 25 gennaio 2018
Il #CapodellaPolizia"È straordinario che dopo quasi 40 anni le comunità ancora si stringano intorno a questi esempi come Trani lo ha fatto con Albanese" pic.twitter.com/l1WQu23aHf
(modificato il 26/01/2018)