Violenza sulle donne: dati e iniziative del progetto “Questo non è amore”

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Poliziamoderna, in occasione dell’8 marzo, fa il punto sul fenomeno della violenza contro le donne, con l’inserto dedicato a “Questo non è amore” la campagna promossa dalla Polizia di Stato.

La campagna ha come finalità la creazione di un contatto diretto tra le vittime di violenza e gli operatori specializzati, pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o rivolgersi a un ufficio di Polizia.

Per questo il capo della Polizia nel presentare l'inserto ha dichiarato che "Una donna che è vittima di violenza fisica, psicologica, economica, sociale proprio perchè prevaricata in quanto donna e privata di libertà ed autonomia, si sente sola è rassegnata, prova vergogna, ha paura di ritorsioni per se stessa e i propri figli, si crede colpevole teme di non essere creduta.
Il poliziotto a cui chiede aiuto deve saper rispondere a questo dolore, consapevole che il più delle volte l'aggressore è una persona a cui la donna è legata da vincoli affettivi che determinano una condizione di grave stress emotivo e psicologico".

Infatti, il Progetto ha previsto anche la formazione dei poliziotti che incontrano le vittime di violenza e le procedure operative, come il protocollo “Eva”, che codifica le modalità di intervento e consente di inserire nella banca dati delle forze di polizia informazioni utili per ricostruire gli episodi conflittuali.

L’inserto analizza i dati di omicidi, stupri, atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e altre forme di violenza, l’impegno sempre maggiore e le strategie messe in atto della Polizia di Stato nell’attività di indagine, prevenzione, supporto scientifico e coordinamento delle iniziative a tutela delle donne.

 

08/03/2018