Postale Catania: scoperta la banda delle frodi, truffe e furti identità

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Frodi e accessi abusivi a sistemi informatici, sostituzione di persona, truffe e riciclaggio: la Polizia postale di Catania ha identificato un gruppo criminale specializzato nel cyber crime finanziario che ha colpito migliaia di persone in Italia negli ultimi anni. Quattordici persone sono state arrestate mentre altri 32 sono stati denunciati.
L’indagine è partita a fine 2015 a seguito di una frode informatica ad una banca online ai cui clienti, residenti in varie parti d’Italia, erano stati sottratti 300mila euro. Il gruppo criminale vantava particolari conoscenze tecniche e informatiche.
La pianificazione delle frodi informatiche e telematiche, e le truffe online solo durante il periodo delle indagini avevano fruttato al gruppo oltre 600mila euro.

“Sim Swap”: tecnica usata dal gruppo

“Sim Swap” è un tipo di frode informatica articolata in vari passaggi: una volta individuata la vittima si acquisiscono i suoi dati e le credenziali dell’home banking, successivamente, utilizzando documenti falsificati, si sostituisce la sim card della vittima con una nuova e attraverso lo stesso numero telefonico si ottengono dalla banca le credenziali per operare sul conto corrente online.

Una volta effettuato l’accesso infatti, gli indagati potevano disporre bonifici o ricariche di carte prepagate in favore di altri conti correnti o carte prepagate di persone compiacenti.

 

Truffe online
Il gruppo era molto attivo anche nelle più comuni truffe online, ovvero quelle fatte inserendo falsi annunci di vendita sui portali specializzati e, in particolare, sul sito di Subito.it.

Al pari delle frodi “Sim Swap, anche per queste truffe era necessaria la partecipazione di complici che si intestassero carte prepagate, conti correnti e schede telefoniche dove far pervenire i soldi delle "vendite".

Dopo aver percepito i soldi del bene venduto, in particolare, smartphone, pezzi di ricambio per auto, apparecchiature elettroniche ed altro, il venditore spariva e rendendo inutili tutti i tentativi della vittima di vedersi consegnare il bene comprato.

L’operazione di oggi si è avvalsa dell’aiuto investigativo degli specialisti dei compartimenti della Polizia postale di Messina, Palermo e Reggio Calabria. Nel corso delle perquisizioni gli agenti hanno sequestrato diverso materiale informatico.

Olivia Petillo

02/07/2018