Camorra: sette arresti per l’omicidio di un boss
Sono ritenuti responsabili di un omicidio avvenuto il 22 febbraio del 2011: sette persone sono state arrestate, questa mattina, dalla Squadra mobile di Napoli perché considerate mandanti e esecutori della morte di Antonino D’Andò.
D’Andò era conosciuto come uno dei luogotenenti di Carmine Amato; quest’ultimo era ritenuto uno dei capi del clan camorristico Amato-Pagano, erede di Raffaele Amato.
Infatti, l’omicidio di D’Andò è da ritenersi un atto di “pulizia” interna per l’egemonia del clan, da parte della fazione dei Pagano ai danni del gruppo degli Amato.
Le indagini si sono avvalse anche delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia e, gli investigatori, hanno ricostruito tutto il retroscena della scomparsa dell’uomo.
L’uomo venne attirato in trappola: convocato per una riunione in uno dei covi conosciuti dal clan, venne ucciso e poi sepolto in un terreno incolto rimasto sconosciuto.